Calcata: Trasmutazione del servizio accoglienza del Circolo Vegetariano VV.TT. da “ristorante” a “ristorando”…
L’amico Tonino Bianconi è venuto a trovarmi a Calcata, ci siamo seduti sui gradini della chiesa del paese vecchio raccontandoci un po’ di storie e di avventure. Lui è un crudista convinto e segue la via spirituale degli Esseni, che vivevano in povertà nel deserto ed erano contadini e crudisti vegetariani, il miracolo della loro sopravvivenza è ancora una meraviglia per la scienza. Come facevano a coltivare nel deserto e come potevano vivere senza né proprietà né commerci? In effetti gli esseni furono la prima comunità comunista della storia, nei loro villaggi tutto era messo in comune, il lavoro ed i frutti della terra. Essi erano completamente autosufficienti e praticavano una religione in cui la fratellanza era la principale caratteristica. Si dice che Gesù stesso fosse un esseno e che in realtà il cristianesimo prese origine da questa setta, che dagli ebrei era considerata eretica. Tonino ha presentato tempo fa al Circolo il libro “Il vangelo esseno della pace” di cui egli scrisse l’introduzione. Il testo è un compendio degli insegnamenti contenuti nei “rotoli del Mar Morto”, rinvenuti negli anni ’50 in alcune grotte della Palestina. E che sono anteriori alla nascita di Cristo pur contenendo parecchi dei detti poi a lui attribuiti.
Il discorso così fatto proprio sui gradini della chiesa di Calcata ci ha riportato indietro nel tempo, in una dimensione in cui i templi erano la terra, l’aria, l’acqua ed il cielo e la comunità degli uomini.. e non chiese o palazzi. Dopo un po’ si è unita a anoi anche una amica psicologa di Campagnano, Rosalia Scorpiniti, con un gelato in mano per me ed un sorriso sulle labbra per la contentezza di avermi trovato. Infatti mi stava telefonando da diversi giorni senza potermi rintracciare e finalmente il suo intuito le aveva detto di salire sin lassù ed eccoci qui assieme.
Il discorso stando in tre ha preso una piega leggermente diversa abbiamo iniziato a parlare della spiritualità ecologica nei nostri giorni, e sul come attuarla senza perdere di vista le necessità sociali e la vita nel mondo. Discorso molto saggio in verità, poiché in questo momento c’è bisogno di tutta la forza ed il coraggio per uscire fuori dall’impasse del materialismo consumista e dalla forsennata distruzione della vita sul pianeta. Fatalità volle che parlassimo anche del nostro passato, infatti sia Tonino che Rosalia conoscono il Circolo da almeno una ventina d’anni, di come il nostro servizio mensa fosse stato antesignano per la causa dell’ecologia alimentare e della condivisione sociale.
Sui tavolacci del Circolo si mangiava come in una comunità, tutti assieme amichevolmente e su piatti semplici di coccio, un po’ come si vede nei dipinti delle taverne di Bruegel o Bosh in cui si stavano gruppi di avventori seduti a mangiar zuppa e pane nero.
Ora non riceviamo più alcun avventore, dissi io agli amici che mi guardavano sorridenti, ora aspettiamo che le persone che vogliono mangiare con me vengano a trovarmi portando qualcosa di cucinato da loro stessi. Poi essi stessi apparecchiano e servono e lavano i piatti…. Io mi limito a coordinare il tutto dando indicazioni su dove trovare le stoviglie etc. oppure raccogliendo lì per lì qualche erbetta fresca per preparare un’insalatina selvatica. Certo le persone che ora giungono al Circolo sono pochissime, rispetto alle migliaia che vennero in passato, forse una o due a settimana non di più… ma almeno la condivisione è più forte e sentita e non c’è l’aspettativa del servizio come in un ristorante bensì il senso di fratellanza la comunione spirituale e l’intimità di una comune.
Tonino mi ha allora detto: “Insomma da ristorante sei diventato un “ristorando..” (uno che deve essere ristorato) ora le persone vengono a ristorare te e non solo a ristorare se stesse, e così ognuno è sicuro di essere soddisfatto visto che il cibo se lo cucinano da soli e non possono perciò lamentarsi della qualità.. anzi, sai una cosa, dovresti aprire un sito internet per divulgare questa nuova forma di comunità sociale ed umana”.
Ed io: “Guarda che già sta scritto tutto nel nostro sito… ed ancora non ci hanno copiato, appena se ne accorgono vedrai che lanceranno la nuova moda del Ristorando, in cui ognuno porta qualcosa..”
Paolo D’Arpini