La visione spirituale laica di Antonello Palieri – Auspici per l’incontro di Roma dal 2 al 4 ottobre 2009 su “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere”
Caro Paolo,
ti invio il mio punto di vista per il convegno del 2-4 Ottobre. La sola idea del convegno è di grande attualità. Può produrre effetti davvero straordinari, sempre che non si bruci tutto nelle svariate – e più o meno tristi – tendenze politiche che ogni tanto sembrano affondare nelle penombre acide e sconcertanti delle vecchie sacrestie. Un abbraccio sincero, Antonello. …….
Spiritualità Laica .
Con questa definizione intendevo rivendicare, molti anni fa, i valori e i sentimenti di chi coglieva dalla storia e dalla letteratura – poesia e narrativa – con particolare riferimento all’800, grandi valori estetico-spirituali. Per un verso ero deluso, ma dovrei dire scandalizzato, dall’indifferenza della Chiesa ufficiale verso quei capolavori dell’arte letteraria che hanno di fatto sostenuto la sensibilità cristiana ispirata al Vangelo – o meglio alla Rivoluzione del comune sentire operata da Gesù – per un altro verso ero deluso, anzi scandalizzato, dall’ottusa crociata dei comunisti contro una spiritualità comunque dichiarata,una crociata in pantofole, che ha sempre finito col negare le tre strutture portanti della spiritualità senza aggettivi: ispirazione (artistica e religiosa), intuizione oltre la soglia, capacità di pre-visione nel ritorno salvifico di una commozione sincera per i sacrifici e le azioni di pace.
Debbo oggi ammettere che il misterioso e luminoso arcobaleno realizzato dal passaggio di Giovanni XXIII° e confluito in quello di Giovanni Paolo II, fra i due tempi di un unico messaggio di pace e di felicità, ha reso in parte superflua la mia posizione critica, ma restano a negare questo Arcobaleno glorioso e la spiritualità laica un esercito di ignoranti portatori di una brutalità del pensiero cosiddetto positivo. Alla negazione della Spiritualità conducono, prendendoci per mano, alcune estreme strategie consumistiche, e una Chiesa che parla ancora di divieti, invece di insistere sulla potente gioia dell’illuminazione evangelica, una Chiesa che chiude invece di aprire gli orizzonti possibili. Quando accenno alla nuova massa di ignoranti non penso certo a quegli analfabeti per necessità che per grazia di Dio parlano e agiscono meglio di tanti dotti. Gesù scardina i rituali e le certezze di comodo.
Per un momento ho pensato di abbandonare la rivendicazione della spiritualità laica nel culmine dell’esperienza di Giovanni Paolo ed oggi ammirando l’ampiezza dei messaggi di Internet (Google) sia sulla spiritualità pura e semplice (e quanto mai complessa )sia sulla spiritualità laica. Ma proprio ammirandone la diffusione mi sono poi reso conto della necessità di coordinare o quanto meno di avvicinare i testi che possono dare lumi. Si tratta di un centinaio di volumi sull’estetica e la spiritualità, la cultura di confine, la grande letteratura dell’800, la scultura e la pittura di diversi secoli…Nella lettura di questi testi emerge quasi subito la sostanziale differenza tra la cultura creativa di alcuni geni del passato e la cultura statica del presente, l’insensata suddivisione delle discipline universitarie e delle materie di studio delle scuole medie e superiori sino a far riemergere la necessità di ripartire dal binomio estetica e spiritualità per ritrovare un ordine del discorso oltre l’effetto evocativo dei termini.
Antonello Palieri, Presidente della Cooperativa le Due Città
Approfitto per questo inserimento per confermarvi che la manifestazione “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere”, che precedentemente era stata prevista dal 3 all’11 ottobre, viene concentrata nei giorni dal 2 al 4 ottobre 2009 e si tiene nell’Arancera di San Sisto. Chi volesse partecipare con un intervento o con un’opera in mostra o con una canzone o poesia fa ancora in tempo a prenotarsi, scrivendo a circolo.vegetariano@libero.it – info.apai@virgilio.it – (Paolo D’Arpini)
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