Viterbo: “Concerti barocchi e merende coi prodotti della Tuscia” – Succede nel Palazzo dei Priori il 13 ed il 20 settembre 2009… per rivivere i fasti di Castrum Viterbii

Eventi Paolo D'Arpini 5 settembre 2009

La fantasia non manca agli organizzatori del Festival Barocco di Viterbo. Essi hanno avuto la splendida idea di nutrire lo spirito, con  le dolci note di Vivaldi,  Scarlatti,  Corelli…, ed il corpo, con i buoni prodotti caserecci della Tuscia Viterbese, un marchio coordinato dall’eccellente Giovanni Iapichino.  L’abbinamento è perfettamente azzeccato ed anche l’ubicazione del simposio, il favoloso Palazzo dei Priori, che accolse pontefici e re, nobili e prelati,  ed è oggi sede del Comune.

Il primo  degli appuntamenti musical-gastronomici si tiene la mattina  del 13 settembre, con accompagnamento di flauto (G. Durando), mandolino napoletano (S. Maurer) e clavicembalo (F. Bonessi), la tavola sarà apparecchiata con pane casereccio viterbese (un po’ più scuro e tosto di quello romano) con salsa di olive nere ed olive verdi ed olio purissimo degli uliveti dell’alta Tuscia.

L’occasione è da non perdere anche perché il Palazzo dei Priori è una delle mansioni più belle d’Italia, con saloni dipinti, trompe l’oeil, statue, quadri di cardinali e principi, papi ed antipapi, carrozze e guardiani compiti ed in livrea. Il palazzo risale a XIII secolo e subì diverse modificazioni, da un cortile ci si poteva affacciare sull’Urcionio, il fiume storico di Viterbo, ora interrato. All’interno della residenza c’è anche la Sala del Consiglio  che fu affrescata nel 1558 da Teodoro Siciliano con allegorie e personaggi mitologici e magici collegati all’origine etrusca di Viterbo. In una sala adiacente c’è un affresco con tutti i territori ed i paesi della Tuscia, corrispondente alla attuale provincia di Viterbo, Agro Falisco e Agro Romano a nord di Roma,  che furono donati in punto di morte dalla devotissima  Matilde di  Toscana al  papato  il quale se ne giovò grandemente,  arricchendosi.      

Il secondo appuntamento di musica e degustazioni si tiene il 20 settembre, sempre in mattinata,  stavolta con il canto melodioso del sopranista  Francesco Divito, accompagnato da violino, viola, violoncello  e clavicembalo… l’atmosfera paradisiaca sarà integrata da  pane dolce viterbese,  formaggio falisco,  tozzetti e vini  bianchi, rossi e rosati. Una vera orgia di suoni e sapori!  

( Info: www.tusciainforma.it )

Paolo D’Arpini

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