L’opinione laica di una madre e di una studentessa sul “valore” dell’ora di religione nelle scuole
Commento in risposta al seguente articolo: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/08/16/discussione-in-corso-sulla-sentenza-del-tar-lazio-che-esclude-gli-insegnanti-di-religione-dal-giudizio-sul-merito/
….ho un rifiuto istintivo e atavico nei confronti degli atteggiamenti di superiorità, anche se fondati su delle ragioni più che valide. Parlo di atteggiamenti e non di persone, io non voglio male a nessuno e non rifiuto nessuno. Sarò un’ingenua, e lo sono, ma ho fatto tanta fatica nella vita per accettarmi che non ho difficoltà adesso ad affermare il mio diritto di dire la mia, anche sbagliando, senza essere derisa.
Io avevo espresso un parere, ANCHE COME MADRE di una ragazza delle superiori.Tanto per avere un confronto con chi c’è dentro, e dall’altra parte, ho chiesto a Viola (che non ha mai fatto religione nella sua carriera scolastica) cosa ne pensasse lei (non che avessi bisogno di conferma su come la vedo io) e lei mi ha risposto (ma forse è una sempliciotta come me) che secondo lei non è giusto che la valutazione nella materia “religione” (e non nella materia “religiosità”) faccia media, cioè che la media possa variare in più o in meno a seconda della frequenza o meno a quell’ora. Non che la Storia delle religioni non sia importante e l’ho già detto, ma potrebbe essere inquadrata nell’insegnamento della Storia o potrebe essere inserita come materia a parte, ma obbligatoria, allora.
Mi fa quasi un po’ paura che nella scuola pubblica ci sia l’insegnamento della Religione…… poi magari si parlerà sicuramente delle cose più disparate, dalla pena di morte al problema delle tossicodipendenze nei giovani, ma perchè di queste cose se ne deve parlare a scuola in un’ora di lezione che si chiama “religione”? e se una persona non si ritiene religiosa e quindi non la vuole frequentare, non potrebbe lo stesso partecipare al dialogo sulle problematiche della nostra vita (semplicemente)? Perchè dobbiamo appiccicare l’etichetta “religione” a un contatto, ad un insegnamento, in cui ci può entrare anche la religione ma anche no?
Cari saluti, Caterina Regazzi