Seclì (Lecce): “ La sagra ammazza cavalli… la più ignobile delle sagre..” – Lettera di protesta al sindaco Luigi Negro
Nel Libro dei Mutamenti del nobile cavallo è detto: “Il mio spirito è invitto. La mia anima è eternamente libera” – Ma a Seclì nel Salento se lo mangiano in salmì…
Venerdì 21 e sabato 22 agosto 2009 è stata celebrata in quel di Seclì (Lecce) l’undicesima “Sagra della carne di cavaddharu”. Riporto l’articolo apparso su di un giornale locale “Il Gallo” a firma di Fiorella Mastria.
“Tante le pietanze a base di carne di cavallo preparata da tutto lo staff della Pro Loco: carne alla pignatta, polpette, fettine e salsicce di cavallo, bresaola, carpaccio, intestini, involtini… Intanto però non mancano le polemiche intorno a questo atteso appuntamento. Il neo sindaco Luigi Negro dice: “Sono rammaricato per le lettere di protesta da parte degli ambientalisti che parlano, erroneamente, di mattanza degli animali e il cui fine è impedire la realizzazione della sagra. Vorrei rassicurarli che la sagra ha bisogno solo (sic!) di quattro o cinque cavalli: E’ una tradizione bella e genuina perché Seclì è stato sempre caratterizzato dalla vendita e dalla preparazione della carne di cavallo. Già 60-70 anni fa, le feste più importanti erano contraddistinte dal pranzo a base di carne e dai paesi vicini venivano per fornirsi di questo piatto”. La manifestazione acquista sempre più importanza ogni anno e dal primo cittadino giunge la richiesta ai sindaci dei paesi vicini: “Ritengo che quest’anno ci si debba maggiormente impegnare per estendere l’invito ai miei colleghi delle Terre Salentine. Penso inoltre che questa sagra potrebbe entrare tra le proposte dell’Unione dei Comuni per arrivare ad una comune appartenenza culturale e di tradizioni”.
Cerchiamo di far cambiare idea al sig. Luigi Negro che pare non abbia alcuna voglia di sostituire tale barbara usanza con prodotti più conformi al senso di civiltà e di giustizia che va emergendo in tutto il mondo civile, ma che intende estenderla ai paesi vicini.
Anche se questi eventi non dipendono dal sindaco il quale rappresenta le tendenze della popolazione locale, facciamogli comunque capire, senza offendere, che se sostituiranno tale sagra con i prodotti della tradizione mediterranea daranno segno di civiltà e maturata coscienza sociale, ma che se non l’aboliranno il prossimo anno organizzeremo una manifestazione di protesta e inviteremo parenti, amici e conoscenti a boicottare tale infausto evento ed ogni visita turistica nel Salento.
L’indirizzo per scrivere al sindaco di Seclì è: sindaco@comune.secli.le.it
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Poesia animalista: Il macellaio.
“E’ un lavoro come un altro.
Gli animali sono fatti
per essere mangiati.”
Tremende vibrazioni
di sofferenza e di morte
emergono come miasmi
nauseabondi e funesti
dal tuo luogo
di sangue e di dolore.
Quei corpi straziati
per te sono cose
da vendere
a prezzo conveniente
e a te vengono
i demoni necrofagi.
La tua coscienza
è appesa a quell’uncino
e la tua anima è più morta
di quei pezzi di cadavere.
Il sangue scorre a fiumi
sotto le tue mani
e quando affondi il coltello
nelle carni vive
in realtà sei tu la vera vittima.
La colpa è di chi chiede
il mortifero pasto?
Ognuno dovrà rispondere in prima persona
al tribunale della Vita.
Non senti pietà per le tue vittime
inermi ed innocenti?
Che cosa differenzia
l’uomo da una pietra
se non la capacità di condividere
il dolore dell’altro?
L’uccisione di un animale è diversa
dall’uccisione di un uomo?
In natura non vi sono abissi:
tutto è intimamente legato.
Il vitello che hai ucciso
amava la vita
ed ora la sua mamma
lo cerca disperata.
Dov’è quel tenero coniglietto
dalle orecchie cadenti?
E quel gallo dall’incedere spavaldo?
E il morbido e belante agnellino?
E il capriolo dagli occhi
colmi di dolcezza?
E l’uccello dal morbido piumaggio?
E il cavallo possente e maestoso?
Sono ormai carne repellente,
puzzolente, macellata, tritata.
Con essi hai ucciso la parte
più pura del creato.
Lascia il coltello e la scure
e armati d’amore e compassione.
Non prestarti al gioco del “Nemico”
che ride dei carnefici e delle vittime.
Risorgi nel tuo intimo
e sii da domani tutore della Vita.
Franco Libero Manco – francolibero.manco@fastwebnet.it