No ai cavoli, ai broccoli ed alle patate … Si ai rifiuti, al rumore, all’ingiustizia – Calcata 28 giugno 2009 – Comunicato Stampa
Siamo proprio al “redde rationem”, la stupidità e l’ingiustizia pare non abbiano più limiti.Stamattina avevo aperto il centro visite dove c’è una mostra di foto e di grafica sulla valle del Treja, organizzata per festeggiare il solstizio d’estate, e mentre stavo lì con il mio nipotino Sava, di tre anni, leggevo alcuni libricini editi dalla Regione Lazio in cui si parla della valorizzazione degli elementi naturali dei parchi e soprattutto dell’agricoltura biologica come metodo ottimale per produrre cibo sano mantenendo l’habitat pulito.
Dovete sapere che mio figlio Felix, che si è sposato ed ha una bella famigliola con due bambini, ha deciso di impostare la sua vita nel modo più naturale possibile, perciò ha interrrotto le scuole tecniche all’ultimo anno, quando sarebbe stato facilissimo terminarle e diplomarsi (vista anche la sua capacità e bravura) ed ha deciso invece di dedicarsi all’agricoltura, ai piccoli lavori di artigianato e di muratura. Una scelta dura visti i tempi che corrono in cui nessuno vuole più sporcarsi le mani. Ma questa scelta in realtà gli ha “pulito” le mani da ogni compromesso con una società che ormai è marcia… Egli lavora ed è onesto come nessun altro… ma queste qualità non piacciono in un paese come Calcata che attualmente vive di finzione e d’ipocrisia, sia mentale che fisica. Un paese che sfrutta l’immagine per vendere se stesso e la sua dignità… e mi dispiace di essere stato il suo fondatore, non avrei mai immaginato 30 anni fa quando venni qui a Calcata e richiamai l’attenzione sulle sue bellezze e sulle qualità magiche del luogo che satana avrebbe preso così fortemente il sopravvento… (altro che mercanti del tempio).
Eppure debbo oggi constatare che è così…. dovete sapere che mio figlio Felix, che è nato a Calcata, e sua moglie, entrambi giovanissimi, stamattina avevano portato sù nella piazzetta di Calcata vecchia un’apetta con i prodotti naturali da loro stessi coltivati: insalate, zucchine, fagiolini, verze… questo sia per dare un segnale pulito e reale di quello che Calcata rappresenta, sia per raggranellare qualche spicciolo (considerando le richieste minimali da loro fatte), ed anche per mandare avanti la famiglia, è ovvio. Ebbene dopo un po’ che stavano lì senza dar fastidio a nessuno, anzi accontentado alcuni paesani che sentono il bisogno di naturalezza e verità di vita, ecco che sono giunti i carabinieri e li hanno allontanati dicendo che erano “abusivi”.
Bene lo sapete chi ha chiamato i carabinieri? Il rappresentatnte ed il fautore di ogni abusivismo e di ogni sporcizia, colui che riempie di mainifesti offensivi il paese, che compie misfatti impuniti dalla mattina alla sera, che vende le sue carabattole di provenienza oscura all’ingresso del paese, che accoglie e smista bancarellari venuti da fuori con le loro mercanzie di collanine e merce dozzinale. Sì “colui” che è il “bravo” di satana ha chiamato i carabinieri, li ha informati del “misfatto” compiuto da mio figlio… ed i carabinieri sono accorsi subito a ristabilire la legge!
Peccato che sia una legge “one way” una legge con il paraocchi, che fa comodo alle cosche di un potere deviato e speculativo e falso in ogni sua espressione. Pensavo che i carabinieri fossero ancora un’istituzione affidabile in Italia… ma vedo che forse non è più così. In un paese dove a malapena si mantiene una parvenza di legalità, con risvolti e compromessi intriganti, dove tutte le attività svolte sono finte e prive di ogni significato e di attinenza con il vivere nel luogo, ecco che “l’informatore” riesce a sistemare quel che a “lui” infastidisce con una semplice telefonata. La solerzia delle forze dell’ordine è encomiabile!
Evidentemente a Calcata piace che ci siano strascichi d’inciviltà notturna, svendita d’ideali, sperequazione, falsità ideologica, sfruttamento dell’immagine, mercanzia d’accatto e da ricettazione, uso improprio del luogo, musicacce e rumori molesti, illegalità diffusa e sporcizia, ma non piace che si espongano le “qualità” vere: i cavoli, la lattuga, i broccoletti e le carote…. e mentre scrivo odo ancora il rullare di tamburi….
(leggete l’articolo scritto ieri notte in url:
Scusate lo sfogo e fate di questa lettera-denuncia ciò che volete!
Paolo D’Arpini, residuato di un mondo in via di estinzione.
Circolo Vegetariano VV.TT. di Calcata (per poco ancora) – Tel. 0761-587200 – circolo.vegetariano@libero.it