Un santo a Calcata… secondo Laura Lucibello
20 giugno 2009, primo giorno di inaugurazione del solstizio d’estate, seppur ritardatari e pochi (ormai siamo abituati alle solite buche) siamo stati benedetti nella mattina da una pioggia provvidenziale, sia per la natura assetata da questo ultimo periodo di caldo torrido, sia per noi sparuti viandanti perché ci ha permesso di rintanarci al Circolo Vegetariano dove abbiamo parlato, mangiato ed ascoltato le meravigliose poesie di Matteo Micci che aveva preparato per il suo intervento del pomeriggio, il tutto nell’armonia di persone che si vogliono bene.
Paolo ha tenuto, fra i vari discorsi, a precisare cosa significa il termine santo, ma per capire il significato di questa sua puntualizzazione dovrete leggere fino all’ultimo tale resoconto.
Verso le 16,00 siamo saliti al borgo dove a Palazzo Baronale si teneva la Tavola Rotonda su “Le stagioni come metro sociale, sessuale e riproduttivo nella società umana ed in natura”. Inutile mettersi a riferire il messaggio di tutti gli interventi, l’esito ed il comune parere finale sull’incontro è stato quello di dire “che un tale sentire ed operare dovrebbe travalicare la piccola Calcata ed espandersi a macchia d’olio il più possibile”.
E tutto questo è dovuto all’opera santa incessante e costante di Paolo D’Arpini che con la sua armonia interiore ed esteriore riesce a trasmettere ed infondere a chi ha la possibilità, la sensibilità e l’intelligenza di stargli vicino. E pensare che io stessa proprio l’altro giorno, anche per prenderlo un po’ in giro, gli avevo detto che neanche lui era un santo.
Caro Paolo faccio ammenda pubblica poiché ri-conosco che tu sei un santo (o perlomeno ci “provi”…) ai posteri l’ultima sentenza, anche se ti auguro che siano molto posteri.
Laura Lucibello
P.S. Sul sito anche di Saul sarebbe bello poter rileggere la poesia “Euridice” di Matteo