“No Shia Family Law” – Lettera integrativa sulle restrizioni alle quali le donne sono obbligate in Afganistan

Ho appena ricevuto questa nota in cui vengono elencate le ignominiose costrizioni alle quali le donne afgane debbono sottostare.  La pubblico esprimendo la mia totale solidarietà verso le donne così ingiustamente schiavizzate.

P.D’A.

……….

Caro Paolo, se può essere utile ai fini di una migliore “comprensione” della “schiavitù” in cui queste donne ancora “so-pra-vvivono”..

Un abbraccio, Antonella

Vogliamo ricordare alcune delle limitazioni ed obblighi imposte alle donne dai talebani:

1) Divieto di esercitare una qualsiasi professione al di fuori delle mura domestiche (il divieto di riferisce al 90% delle professioni, tra i quali quella dell´insegnamento. Soltanto a pochissime infermiere è stato permesso di continuare a lavorare nell´ospedale di Cabul)

2) Divieto di recarsi all´esterno delle mura domestiche per esercitare qualsiasi attività se non accompagnate da un mahran (familare maschio quale padre, fratello o marito)

3) Divieto di colloquiare con commercianti maschi (il prezzo della frutta o della verdura al mercato, se non è esposto, lo chiederà il mahran)

4) Divieto di essere toccate o visitate da un medico uomo (visto che la donna non può esercitare la professione del medico per le afghane non c´è altra alternativa che curarsi da sole, ecco perchè il tasso di mortalità delle donne è molto alto)

5) Divieto di studiare in scuole, istituti, università (nel regime talebano alle donne è permesso frequentare soltanto seminari religiosi autorizzati)

6) Obbligo assoluto del burqa (lungo abito con mantello che ricoprendole dalla testa ai piedi non lascia scoperto un cm di pelle, fatta eccezione per una reticola posta all´altezza degli occhi che permette parzialmente la vista del mondo circostante) La polizia religiosa può percuotere con i bastoni di legno quelle donne che si recano al di fuori della propria abitazione non indossando il burqa, che hanno il viso o le caviglie scoperte o che non sono accompagnate da un mahram.

7) Divieto di calzare scarpe o sandali con tacco, un uomo non deve sentire il suono che producono i passi di una donna sul selciato

8) Divieto di indossare pantaloni sotto il burqa

9)Divieto di avere qualsiasi rapporto con uomini al di fuori dell´ambito familiare. Molte sono state le uccisioni per lapidazione in pubblico delle donne accusate di aver avuto rapporti sessuali al di fuori del matrimonio.(spesso le donne sono accusate ingiustamente da falsi testimoni pagati dal marito che vuole liberarsi della moglie)

10) Divieto di alzare la voce in pubblico o di agitare le mani per comunicare.

11)Divieto di ridere in presenza di uomini estranei.

12) Divieto di lavare gli abiti (usanza praticata prima del regime talebano) vicino agli argini di un fiume o comunque in un luogo pubblico.

13) Divieto di accedere ai bagni pubblici femminili che in conseguenza sono stati chiusi.

14) Divieto di fotografare donne e diffonderne le loro immagini ( è stata anche vietata la pubblicazioni e vendita di riviste femminili con immagini di donne)

15) Divieto di accedere ai balconi domestici o ad affacciarsi alla finestra senza il burqa (per precauzione è stato chiesto di pitturare i vetri delle finestre o montare vetri opachi)

16) Divieto di guidare veicoli di qualsiasi genere anche se accompagnate dal mahram.

17) Divieto di accedere allo stadio o in luoghi dove si pratica sport.

18) Vietato pronunciare dinanzi a uomini estranei alla famiglia il nome di una donna sposata (per identificarla potrà essere chiamata “La figlia di…facendo seguire il nome del padre” “La madre di…facendo seguire il nome del figlio maschio” “La prima, seconda, terza o quarta moglie di…facendo seguire il nome del marito”

Leggete anche l’altro comunicato in url:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/06/15/no-shia-family-law-contro-la-legge-afgana-che-consente-lo-stupro-delle-mogli-manifestazione-a-roma-alla-casa-del-rifugio-30-giugno-e-1-luglio-2009/

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