Blera: “Panem et circenses” e territorio in abbandono – Lettera aperta di Luca Bellincioni a Marilina Fravolini, assessore all’ambiente del Comune di Blera
Il comune di Blera si mette “in vetrina” con una manifestazione per promuovere il turismo sul suo territorio. Così comunica Marilina Fravolini, attiva amministratrice delle bellezze della valle del Biedano.
“BLERA IN VETRINA” 13 e 14 Giugno 2009 – PANEM ET CIRCENSES
Ricco di eventi il calendario della manifestazione “Blera in vetrina” ideata dal Comune di Blera per promuovere la conoscenza e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale, ambientale ed enogastronomico e per contrastare il degrado delle aree a valenza archeologico-paesaggistica sviluppando la tendenza ad utilizzare i siti quale scenario di diverse ed originali forme di spettacolo e sport. Durante sabato 13 e domenica 14 giugno si svolgeranno tutta una serie di eventi: gare sportive, passeggiate archeologico-naturalisti che, rievocazioni storiche, convegni, degustazioni e menu turistici. Marilina Fravolini
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Encomiabile la promozione fatta da Marilina, che in passato si mosse attivamente per impedire l’istallazione della mega antenna di Rai Way, avviando inoltre una campagna di sensibilizzazione popolare per la raccolta differenziata e per l’agricoltura biologica, ma ciò non pare sufficiente a Luca Bellincioni, ambientalista fotografo e scrittore, il quale mi scrive:
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Ciao caro Paolo, ti inoltro una mia missiva aperta per Marilina Fravolini di Blera, in cui le espongo la situazione sconfortante da me constatata l’ultima volta che sono andato in quella zona. Sono stato un po’ duro, ma certe cose davvero non mi vanno giù. Spero che ella non se la prenda, fra l’altro non è la prima volta che le invio e-mail simili. Fammi sapere cosa ne pensi. Luca
—–Messaggio originale—–
Da: Luca Bellincioni a Marilina Fravolini
Inviato: giovedì 11 giugno 2009
Salve gentile Marilina, bella l’iniziativa di Blera in Vetrina. Purtroppo questo fine settimana non posso venire perché sono ad Amatrice per un trekking. Comunque sono tornato dalle parti di Blera non molto tempo fa e ti volevo segnalare un paio di situazioni, di cui forse sarai già a conoscenza:
- La strada per Luni sul Mignone (quella sul tracciato della ferrovia abbandonata) è ormai quasi impercorribile a causa delle piogge torrenziali di quest’inverno. Ho visto addirittura dei turisti francesi che vi si erano inoltrati e che sono tuttavia dovuto ritornare indietro. Io e altri miei amici, invece, a percorrerla tutta fino a Luni ci abbiamo messo più di mezzora…
- All’altezza del bivio per Civitella Cesi e per Barbarano negli ultimi anni sta accadendo di tutto. A parte quella specie di demenziale area industriale tirata su nel deserto (con quei quattro capannoni osceni, di cui due vuoti da almeno due anni e che non si sa a cosa servano, e quel grosso sbancamento vuoto che fa veramente pietà), continua qui l’edificazione selvaggia in sfregio del fatto che ci si trovi in un’area di altissimo valore storico, paesaggistico ed archeologico. Molte, troppe le ville abusive (allo stato di rustico e abbandonate) dai tempi dell’ultimo condono che fanno “bella” mostra di sé in un territorio che invece dovrebbe essere salvaguardato sotto tutti gli aspetti. Ti allego fra l’altro la foto di un paio di cantieri in zona (anche se si tratta dei casi “meno” gravi), uno forse legale, l’altro probabilmente in parte abusivo e comunque incompatibile col paesaggio circostante.
- La bella campagna etrusca che prelude alle meraviglie paesaggistiche di San Giovenale, Civitella Cesi e Luni sul Mignone (degne di un Parco Nazionale e non dell’abusivismo più triste e squallido) dovrà rimanere per sempre in queste condizioni vergognose?
- Per Blera, d’altronde, non è un bel biglietto da visita offrire tali porcherie ai turisti che transitano in zona. Non ci sono progetti in Comune per bonificare il paesaggio di quella località o almeno per limitare l’impatto delle strutture industriali (rimboschimenti lungo la strada, colorazioni adeguate dei capannoni, ecc.)?
- Infine, i cartelli stradali turistici (gialli) che indicano i siti archeologici risalgono quasi a 20 anni fa e sono ormai praticamente illeggibili. Contando che sono 4-5 in tutto, costa così tanto al Comune sostituirli con cartelli nuovi? Guarda, sono così impietosito dalla situazione della gestione dei siti archeologici nel Comune di Blera, che nonostante sia attualmente disoccupato e non abbia denaro da spendere invano, va a finire che un giorno o l’altro ve li compro io e ve li porto così li sostituiamo.
- E ricorda che nella vicina Tolfa – dove non c’è una casa abusiva in tutti i 17000 ettari del suo territorio – i siti archeologici sono segnalati da cartelli di legno intagliati a mano e non da cartelli stradali bruttissimi, arrugginiti, storti ed illeggibili. E a Tolfa non ci abitano gli illuminati. Scusa il mio sfogo, so che tu personalmente sei una persona di straordinaria qualità e sensibilità (me lo ha confermato Paolo D’Arpini con il quale sono in contatto), e che lo stesso Comune si è ben comportato nella vicenda di RAI WAY (che probabilmente avrebbe fatto soccombere molti altri Comuni) ma le cose che a Blera non vanno sono troppe e si potrebbe fare davvero qualcosa di più. E non parlo di te, ma di quei tuoi colleghi che forse scaldano la sedia sotto al sedere invece di farsi un giro nelle proprie campagne per conoscerle e proteggerle, visto che sono una delle risorse (agricole e turistiche) che questo territorio ha per modellarsi uno sviluppo economico sostenibile. Sconfortato, ti saluto cordialmente. Luca Bellincioni
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Grazie per aver letto sin qui e per l’aiuto che vorrete dare a divulgare questa notizia. Vostro affezionato, Paolo D’Arpini