Velina D’Arpina del 3 giugno 2009: “Il PD esiste ancora… Dario Franceschini mi scrive…” – Notizie varie da Calcata, da Viterbo e dall’Italia
Stamani la mia velina trabocca di soddisfazione personale, finalmente il PD si è ricordato di me. Andando alla Posta, su alla Canossa di Calcata Nuova, ho avuto la lieta sorpresa di vedermi consegnare dalla simpatica e brava impiegata una letterina:
“Gentile Paolo… – c’è scritto- poco più di un anno fa, anche grazie alla tua partecipazione, è nato il Partito Democratico. Un traguardo per quanti hanno creduto nella feconda intuizione dell’Ulivo, nell’incontro tra culture e tradizioni diverse…”.
Come inizio non è male – mi son detto- Franceschini si vede che sa parlare e scrivere.. E la mia mente è andata indietro nel tempo.. a quando, parecchi anni fa, come giornalista ed addetto stampa del Movimento per L’ulivo ero stato chiamato a moderare l’incontro programmatico della prima Festa dell’Ulivo, tenuta a Viterbo, in sostituzione della Festa dell’Unità. Sul palco c’era anche Dario Franceschini fra i relatori, una persona degna e modesta, intelligente e sorridente, mi era piaciuto come parlò e pensai “quest’uomo avrà un futuro politico di spicco, se lo merita..”.
Nella piazza ad ascoltare c’erano tutti i big della politica “progressista” viterbese: Sposetti, Nardini, Rizzacasa e Fioroni… sì anche Fioroni, alle prime armi democratiche, da poco confluito nel PPI dopo l’esperienza Sbardelliana.
Ricordo che ad un certo punto Franceschini mi si accostò e mi chiese “.. Mi pare che ci sia un deputato che è stato eletto con noi qui a Viterbo, un certo Fioroni, chi è?”. In quel momento Giuseppe Fioroni stava in piedi nella piazza davanti alle prime file del pubblico e guardava verso di noi con aria interrogativa, forse sperando di venir chiamato a partecipare al dibattito in corso, fra i big dell’Ulivo nazionale che erano sul palco. “Incrociai il suo sguardo implorante e poi dissi a Franceschini “ma come non lo conosci? E’ quel signore lì un po’ cicciotello che ci sta guardando dalla platea”. Franceschini lo sfiorò con lo sguardo per un attimo e non disse più nulla…
Da allora di tempo ne è trascorso parecchio, ma io ho continuato a seguire con interesse le sorti dell’Ulivo e poi del Partito Democratico, di cui fui membro fondatore (come confermato nella lettera stessa di Dario Franceschini) e sostenni sempre Romano Prodi (di cui conservo ancora alcune amichevoli lettere).
Ma forse perché non piacevo ai vecchi potenti e nemmeno ai nuovi non fui mai accettato nel suo contesto. Sono una persona troppo libera e troppo sincera e troppo onesta per avere una qualsiasi chance di carriera politica, in qualsiasi partito. Infatti in passato fui scacciato dai Verdi (perché mi ero opposto all’inceneritore per RSU di Civita Castellana) malgrado fossi uno dei fondatori di quel movimento. In seguito fui anche allontanato dal gotha dell’Ulivo viterbese (perché incontrollabile e non prono alle direttive, avevo persino criticato D’Alema, Veltroni e Rutelli, peggio di così…).
Ma… perché vi sto raccontando questa storia? Ah, sì… ora ricordo…. Dicevo –quindi- che sono stato fra i fondatori del PD qui a Calcata e conosco bene la candidata sindachessa Sandra Pandolfi da quando militavamo assieme nel PDS, e conosco tutti gli altri membri del politburo locale, uno per uno.
Stamattina al baretto sotto al Comune di Calcata ho letto su un quotidiano locale che qui c’è stata la visita di Mazzoli per lanciare la candidatura della Pandolfi “una lista aperta a tutti” diceva Mazzoli, fra le varie amene promesse di cambiamento democratico. “Ma come? -ho pensato- Io non sono mai stato invitato alle riunioni preparatorie di questa lista, non mi è mai stato chiesto alcun parere in merito, nemmeno mi hanno dato, chessò, un volantino per strada, una telefonata, un abbocco… eppure anch’io sono uno del PD, ma questa lista della Pandolfi non so da chi e come è stata decisa e costruita…”.
Allora ho capito che il PD di Calcata è aperto a tutti meno che a Paolo D’Arpini… così mi sono messo l’animo in pace e ho potuto archiviare con il cuore sereno la letterina del vecchio “amico” Dario Franceschini, al quale auguro comunque ogni bene!
Cari saluti a tutti, Paolo D’Arpini da Calcata
www.circolovegetarianocalcata.it - (sito non recensito)