Trinitapoli: pensieri e parole da Antonella Pedicelli
La forza della Parola e un grazie “sentito” a Nicola Vendola, nel suo intervento a Trinitapoli in data 24 maggio 2009. Ho avuto di nuovo il piacere di ascoltare belle parole da Nicola Vendola….ringrazio lui, te, e tutti coloro che riescono “sottilmente” a donare un sorriso alla nostra lingua e a rendere vive le emozioni!
Ci sono momenti nella vita in cui, sottilmente, si coglie il senso di “appartenenza” al Tutto che ci circonda, è come se, nell’unità di misura di pochi istanti, la nostra stessa dimensione temporale, fragile e contingente, si annullasse, nella percezione di un “vuoto” cosmico, in cui emerge chiaramente solo il piacere della “presenza nell’ascolto”.
L’esperienza di questi momenti lascia una traccia di consapevolezza nella memoria e nel cuore, come una brezza sottile in grado di armonizzare ogni cellula del corpo. La “solenne” premessa è ciò che “l’inesprimibile traccia” concede, come sua manifestazione, attraverso la scrittura…. e il piacere di “masticare”la parola in un gioco che non finirei mai di esplorare. Ci sono uomini e donne altresì che hanno reso e che rendono la Parola un vero e proprio “gioiello”, un diamante prezioso, incastonato nella roccia della divina saggezza, a quelle persone spetta il merito di dar vita alla “materia”stessa, di concretizzare i sogni più latenti di una coscienza addormentata tra le braccia di un “grande fratello”, reso celebre forse solo dalla televisione.
Credo che non esistano “spazi” in cui la bellezza del verbo non possa manifestarsi: anche la politica, un tempo, si ornava di delicati ornamenti linguistici e il “popolo” partecipava “attivamente” alle discussioni pubbliche, perché la “musica parlata”dai “politici”invitava al risveglio, all’energia, al coraggio. Ringrazio Nicola Vendola per aver creato un “bel momento” di ascolto qui a Trinitapoli, permettendo alla sottoscritta di ritrovare finalmente uno “sguardo comune”,piacevolmente cullato dal sorriso del futuro!
La parola giusta è sempre quella che dice amore e che ha in sé il potere di abbattere le muraglie cinesi. Ogni sventura umana sulla terra dipende allora dal fatto che gli uomini sono di rado in grado di pronunciare la parola giusta. Se ne fossero capaci, si risparmierebbero la disgrazia e la pena delle guerre. Non esiste sofferenza umana che non potrebbe essere evitata grazie alla parola giusta, e non esiste nelle varie disgrazie di questa vita alcuna consolazione autentica, se non quella che viene dalla parola giusta. La parola detta senza amore è già un abuso umano del dono divino della parola. In tale abuso la parola contraddice il proprio senso autentico e si estingue spiritualmente. Va perduta nella temporalità. La parola che dice l’amore è eterna. Dal «solipsismo dell’Io» della sua esistenza — da questa «malattia mortale» della sua vita spirituale… L’uomo viene redento mediante la parola e l’amore (Ferdinand Ebner).
Antonella Pedicelli
“…c’è una verità fondamentale la cui ignoranza uccide innumerevoli idee e splendidi piani: nel momento in cui uno si impegna a fondo anche la Provvidenza allora si muove. Infinite cose succedono per aiutarlo, cose che altrimenti non sarebbero avvenute. Qualunque cosa tu possa fare, incominciala. L’audacia ha in sè il genio, potere e magia. Incominciala adesso”
Goethe