L’aeroporto di Viterbo che divide ma pure unisce… Scambio di lettere fra Giovanni Bartoletti e Paolo D’Arpini

Date : 9 May 2009 19:12:17 -0000

Subject : Contatti dal VV.TT. per Paolo D’Arpini da Giovanni Bartoletti

Messaggio:

Caro Paolo, non ho chiesto la tua amicizia per svista o per errore. La mia decisione è maturata, dopo una profonda e meditata riflessione.

Seguo da tempo con attenzione ed interesse la tua campagna, non solo mediatica, sul futuro scalo viterbese, e, seppur non condivido affatto le tue tesi, sono rimasto affascinato dalle tue raffinate argomentazioni.

Prima di chiederti di voler accettare la mia amicizia, mi sono anche permesso di leggere la storia della tua straordinaria esistenza, e sono rimasto affascinato dalla tua filosofia di vita: in gran parte coincide con la mia. Siamo due spiriti liberi dotati di grande curiosità e forse di un pizzico – passami il termine – di sana follia. Potevo non chiedere la tua amicizia!!

Sull’aeroporto di Viterbo siamo e forse resteremo, per sempre, agli antipodi. Cosa importa, il mondo fortunatamente non è fatto solo di aeroplani ed aeroporti.

Chissà se forse un sano ed obbiettivo confronto potrebbe giovare al nostro territorio e alla mitigazione dell’impatto del realizzando scalo della Tuscia. Proviamoci.

Ti saluto con simpatia

Giovanni Bartoletti

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Caro Giovanni, il mio primo figlio è nato nel 1967, ti dice nulla? Qualche giorno fa, mentre scrivevo un articolo, mi è venuta in mente una frase che recita: “Libero pensatore è colui che ha il coraggio di vivere assieme ad altri liberi pensatori che la pensano diversamente da lui..”.

Per cui mi pare ovvio che quanto da te affermato mi trova perfettamente concorde.

Di questo argomento, sulla diversità delle visioni, ne ho parlato spesso anche con il comune amico Mauro Galeotti, il quale non ha mai nascosto di condividere con te la scelta del sì dell’aeroporto a Viterbo.. e proprio stamattina gli ho scritto: “…. restare nell’umano ed essere ciò che si è senza vergognarsene è tutto quel che conta. D’altronde la vita non è sotto il nostro controllo, noi tutti siamo componenti della vita, a che serve quindi appropriarcene dicendo voglio fare questo, voglio fare quello…?”.

Ti pare che io possa mancare di rispetto ad una persona intelligente solo perché la pensa diversamente da me? No di certo, anche se le idee non collimano l’umanità ci accomuna (pur continuando a vedere le cose da angolazioni diverse).

Perciò accetto e contraccambio l’amicizia, sperando che possa concretizzarsi in qualcosa di più condivisibile che non sia la semplice “intenzione”….

Cari saluti, Paolo D’Arpini

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