Scambio epistolare sul formaggio: “Nel vegetarismo si tiene conto di come viene prodotto il latte?” – Alla domanda risponde Paolo D’Arpini
Caro Paolo.Ho letto le tue mail di oggi, quella sul formaggio e l’altra che partiva dalla foto in cui sembravi più vecchio di adesso! Era forse un periodo di preoccupazioni? Per come scrivi oggi sembri la persona più serena del mondo! Sulla faccenda del formaggio e del vegetarianesimo avrei qualcosa da dire, io non sono vegetariana, lo è stata mia figlia per tre anni, dai 12 ai 15 anni e io con lei per non dover preparare troppe cose….. comunque pensa che per avere il formaggio devi allevare degli animali che producono il latte ed il latte lo producono solo le femmine….. dei maschietti che nascono, sia che siano vitelli, che agnelli, capretti cosa se ne dovrebbe fare? I maschi di tutte le specie allevate per produrre il latte vengono ingrassati…….. spero di non essere stata provocatoria e se ci conosceremo di persona mi farà molto piacere parlare con te di queste cose…
Ciao, Caterina
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Sì Caterina, è proprio come dici tu a proposito del latte e del formaggio… Infatti per anni anch’io ho avuto capre e pecore e mi sono reso conto del problema con i nuovi nati, soprattutto i maschi. Di solito gli allevatori li vendono (e vengono quasi sempre macellati). Io per un po’ ho cercato di regalarli ad amici che avevano terreni incolti per lasciarveli liberi o semiliberi. Ma i maschi quando crescono, soprattutto se da soli, o fra soli maschi intendo, diventano aggressivi e sono comunque un problema anche per chi li tiene.
Allora c’è da capire una cosa, per quanto riguarda i capretti o pecorini, in natura questi nuovi maschi che nascono sarebbero massimamente uccisi da predatori o dai maschi adulti della stessa specie (che non vogliono future concorrenze) come fanno i maschi di quasi tutte le specie animali in cui c’è il sistema del capobranco dominante (gli unici a non farlo, o perlomeno, a non farlo così pesantemente sono le scimmie, in effetti noi abbiamo preso da loro…). Voglio farti presente che il piccolo allevatore, svolge una funzione imitativa della natura, egli protegge il gregge ed infine elimina i maschi in sovrappiù… di solito le femmine le tiene, appunto per il latte.
C’è da fare poi una distinzione per i grossi produttori di latte, con mucche o bufale, se questi animali vivono allo stato brado o semibrado, in questo caso i vitelli vengono allattati dalle madri regolarmente e l’uomo prende il latte in sovrappiù (come succedeva o forse ancora succede in alcune società rurali pastorali dell’Asia, etc.). Se invece gli allevamenti sono industriali i vitelli maschi di solito vengono eliminati subito, per farne carne da macello, le femmine vengono allattate con latte artificiale e le fattrici continuano a produrre latte esclusivamente per l’uso umano, per alcuni anni, poi quando le fattrici sono “esaurite” vengono uccise anche esse.
Viviamo in una società che non tiene conto del valore della vita delle altre specie ed è per questo che una dieta vegetariana sarebbe indicata anche per motivi etici, ma questi sono secondari rispetto alle ragioni ecologiche (anche in termini di ecologia umana, che poi ti spiegherò). Infatti come avrai letto sul nostro sito l’allevamento industriale è la causa maggiore di inquinamento per la terra, maggiore di qualsiasi alta attività umana, comprese le guerre, le centrali nucleari, l’industria e le macchine, lo smog, etc. etc.
Cara mia, l’inquinamento viene quasi tutto dall’allevamento industriale (per le deiezioni e per il consumo di acqua potabile, e dall’agro-industria per la continua deforestazione e per la produzione di foraggio coltivato chimicamente, per gli ogm, etc.). Non voglio però fartela troppo lunga….. e comunque per tutte queste ragioni nella mia letterina ridicola parlavo di cacio “prodotto da un capraio amico di Calcata”, si chiama Luigino ed un anziano che ha poche bestie e le tiene ancora decentemente e fa solo un po’ di formaggio per se stesso e per qualche amico. Se un piccolo allevatore ha una produzione limitatissima in qualche modo rientra nel sistema ecologico e comunque ho cercato di rispettare il “genere” (anche per solidarietà fra femmine) ed è per questa ragione che alla venuta di Carmen (che è donna) ho offerto il cacio, mentre alla venuta di Nico (che è maschio) ho offerto il pinzimonio….
Ciao, Paolo
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Riferimenti al tema trattato:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/category/alimentazione-vegetariana/