“Preparate, amici, il mio letto…” – Canti e poemi dal Monte Kailash, cerniti da Patrizia Pulga
Preparate, amici, il mio letto di morte
in un frutteto verde di foglie,
non spazientitevi della breve attesa,
lasciate che dica al mondo ancora una parola!
(Changramputa, poesia malayam)
………….
Mille ne sono scomparsi,
altri, che li hanno preceduti
o li seguiranno, sono scomparsi anch’essi
o scompariranno…
Ecco che la terra ride,
nello splendore gaio dell’autunno,
osservando chi cerca di sopraffarsi!
(Canto popolare)
…………
Questo sono io,
questa sei tu…
infatti io sono ciò che tu sei.
Io il cielo.
Tu la terra.
Io la musica.
Tu la poesia.
Sposiamoci allora,
uniamoci e generiamo i nostri figli
amandoci l’un l’altra
desiderosi di grandezza morale
con la mente ed il cuore lieti
possiamo noi vivere insieme
per cento autunni.
(Promessa matrimoniale)
……….
Finché possiedi la vita vivi gioiosamente,
nessuno mai sfuggirà allo sguardo della morte,
una volta lasciato qui il corpo
come potrebbe esso tornare di nuovo?
(Memento mori dalle Upanishad)
………..
Il tempo generò il cielo.
Il tempo generò anche queste terre.
Il passato ed il presente
dal tempo si dispiega.
Il tempo produsse la Terra,
nel tempo arde il sole.
Nel tempo sono tutti gli esseri,
nel tempo l’occhio guarda in ogni direzione.
Nel tempo la mente, nel tempo il respiro,
nel tempo è contenuto il nome,
da quando venne il tempo
si rallegrano tutte le creature.
(Inno al tempo dall’Atharva Veda)
………..
Shiva Nataraja
Il piede che si muove
al suono tintinnante delle cavigliere,
i canti intonati ed i diversi passi,
le forme assunte dal Signore danzante,
scoprili tutti dentro il tuo cuore,
in modo che i tuoi vincoli siano infranti.
(Tirumular, poeta tamil)
……….
Tu ti sei dato e mi hai avuto.
Chi di noi due ha fatto il miglior affare?
In te ho trovato benedizioni ed abbondanza
e tu, Shiva, cosa hai trovato in me?
(Swami Appar)