Lino Balza: “Ricorso al Tar del Lazio contro il tentativo governativo di trasformare, quelle che dovrebbero essere bonifiche degli attuali inadatti siti nucleari, in depositi permanenti di scorie nucleari”

Già in passato avevo espresso dubbi sulla presenza di materiale radioattivo (o scorie) al Centro della Casaccia (Enea) nei pressi del lago di Bracciano. Alcune fonti, comunque non verificabili a causa della reticenza delle autorità, segnalano anche eventuali scorte di uranio nei depositi dell’ex centrale nucleare di Montalto di Castro. Certo non posso affermare che ciò sia vero anche se il sospetto c’è,  perché alla Casaccia al tempo in cui i tecnici dell’Enea operavano alla luce del sole, in previsione d’installare alcune centrali nucleari in Italia, disponevano di laboratori funzionanti in cui effettuare esperimenti con materiale fissile. Non è nemmeno assurdo ipotizzare che prima del 1987 a Montalto fossero stati stipati quantitativi di uranio in previsione delle prove tecniche di funzionamento della centrale che poi in realtà non divenne attiva in seguito al risultato referendario… In ogni caso esistono delle scorie e rifiuti nucleari in Italia ed uno dei siti riconosciuti, sia pur dichiarato “provvisorio”, è in Piemonte a Bosco Marengo, “cominciamo a bonificare quello….” dice Lino Balza di Medicina Democratica ( segnalatami da www.gevam.it ),  il quale sta raccogliendo adesioni per un ricorso in tal senso al TAR del Lazio.

Paolo D’Arpini

Lettera ricevuta:

Siamo contro il nucleare in ogni luogo. Cominciamo ad eliminare il nucleare ad Alessandria. Impediamo qui un deposito di scorie radioattive. E’ illegittimo infatti il “decreto di disattivazione” dell’impianto nucleare di Bosco Marengo che imporrebbe un vero e proprio deposito nucleare, spudoratamente definito provvisorio, ma, in realtà, a tempo indeterminato, con ingiustificabili rischi per l’ambiente alessandrino, per i lavoratori, per le generazioni alessandrine presenti e future.

Noi pretendiamo invece che l’impianto di Fabbricazioni Nucleari sia mantenuto in sicurezza e che il suo smantellamento sia subordinato all’individuazione a norma di legge di un deposito nazionale, specificamente individuato al fine di custodire per i secoli a venire le scorie radioattive nella maggiore possibile sicurezza.

Bosco Marengo deve essere bonificato dai rifiuti nucleari, trasformato in prato verde, non deve diventare sede di un deposito nucleare esposto a tempo indeterminato a malfunzionamenti, atti terroristici o incidenti, che, stante la collocazione impropria, avrebbero conseguenze particolarmente devastanti.

Le leggi vigenti 368/2003 e 239/2004 prevedono un percorso totalmente diverso per individuare dove realizzare un deposito nucleare. Perciò il decreto di disattivazione è illegittimo. E perciò presentiamo ricorso al TAR del Lazio contro questa autorizzazione illegittima che si colloca all’interno delle scelte del governo per rilanciare la costruzione di nuove centrali nucleari in Italia.

Per coprire le spese legali del ricorso lanciamo una sottoscrizione popolare. Due le modalità possibili di bonifico. Tramite conto corrente bancario, intestato a Medicina Democratica Scrl, C/C 10039, ABI 05584, CAB 01708, CIN W, Codice IBAN IT50W0558401708000000010039, causale: nucleare alessandria. Oppure bonifico tramite conto corrente postale n. 22362107 intestato a Pro Natura Torino, Via Pastrengo 13, 10128 Torino, causale: nucleare alessandria.

Firmato:

Primi promotori e sottoscrittori: Medicina democratica, Legambiente Piemonte, Associazione dei Comitati della Fraschetta, Pro Natura Piemonte, Rete ambientalista della provincia di Alessandria, Progetto ambiente, AFA Amici delle ferrovie e dell’ambiente, Gevam onlus, Rete nazionale Rifiuti zero, Circolo alessandrino movimento Decrescita Felice, Comitato civico per Rivalta vivibile, Forum ambientalista, CUB Alessandria, Gruppo regionale Rifondazione Comunista, Legambiente Tortona, Pro natura Alessandria, Associazione Sportiva Wwwlaghi, Giorgio Forti, Giacomo Gola, Danilo Bottiroli, Valentina Berto, Sonny Alessandrini, Gianluca Minetto, Alberto Deambrogio, Alfonso Gatti, Emilio Pampaluna, Lino Balza, Carla Cavagna, Laura Gola, Gianni Bargelli, Andrea Bionda, Giuseppe Raggi, Dario Gemma, Gioacchino Cannizzaro, Marco Caldiroli, Giorgio Barberis, Patrizia Rocchetti, Federico Valerio, Franco Dell’Alba, Gennaro Varriale, Luciano Romagnano, Franco Casagrande, Gabriele Panizza, Raffaella e Danilo Fassola, Ferruccio Folli, Mabi Debenedetti, Fulvio Aurora, Domenico Manno, Mario Bavastro, Gianni Pezzotta, Luigi Di Carluccio, Lisa Raffaghello, Marta Parravidino, Lucia e Francesco Scomparin, Nicoletta Mensi, Marcella Corò, Paola Rampi, Angelo Repetti, Paolo Gagliano, Francesca Lagomarsini, Pierpaolo Pracca, Valentina e Rocco Contin, Neva Maroccolo, Laura Valsecchi, Maurizio Marchi, Maurizio Bardi, Gianni Naggi, Maddalena Berrino, , Renzo Gavio, Francesco Piacentino, Renato Zanoli, Marco Piantadosi, Giampiero Carbone, Fabiana Fabbri, Gianluca Reali, Luigi Mara, Stefano Debbia, Patrizia Gentilini, Paolo Fierro, Bruna Bellotti, Stefania Fusero, Antonio Valassina, Gianluigi Bugada, Chiara Fontana, Paolo D’Angiolillo, Caterina Camurri, Giulio Armano, Laura Sanfelici, Valerio Gennaro, Alessandro Hellmann , Laura Orsi, Maurizio Fava, Sabrina Caneva, Gino Carpentiero, Pier Paolo Poggio, Mazzacani Mariano, Charlotte Berg, Piero Panizza, Giandomenico Zucca, Piero Mandarino, Roberto Massa, Francesco Giraudi , Giovanni Giraudi, Emanuele Rini, Angelo Cairo, Tommaso Zezza, Benito Cosola, Maria Rita Mattu, Christian Fortuna, Angelo Oddone, Lorenzo Oddone, Efferino Barbazza, Mario Cena, Fernando Menichetti, Claudio Pasero, Angela Donati, Irene Carbajal Diaz, Giovanni Iudicone.

Fonte: Lino Balza – linobalzamedicinadem@libero.it  

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