“Per amore di Lalla…” – Alcune sacre poesie di Lalleshwari

Danza, Lalla, vestita solo d’aria.Canta, Lalla, vestita di cielo. Guarda questo giorno luminoso! Quali abiti potrebbero essere più belli o più sacri? Solo per un momento i fiori appaiono su un albero spoglio, ora primaverile, solo per un momento, il vento soffia tra i rovi selvaggi.  Se dentro sé, tu non sei altro che me.  Se dentro sé io son solo te. Ciò che siamo insieme non morirà mai.  Il perché ed il come di questo? Che importa…

Tu sei il cielo e la terra, tu il giorno e l’aria notturna, tu le cose nate nell’essere. Anche queste offerte di fiori che qualcuno ha portato…

Hai dimenticato la promessa che facesti nel grembo di tua madre di morire prima di morire? Quando ricorderai questa intenzione? Smemorato, alzati!  Ora è l’alba, è il momento d’iniziare la ricerca. Il lavoro alchemico inizia all’alba, allorché esci incontro all’Amico.

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Mi sono stancata di andare in cerca dell’Amico, con sforzi  oltre le mie forze. Sono venuta alla Porta ed ho visto i lucchetti fortemente serrati, ed il desiderio in me era incontenibile. Poi ho visto me stessa osservare da dentro la Presenza.  Con quell’attesa, e lasciando andare ogni sforzo, solo allora Lalla fluiva da dove io mi inginocchiavo..

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Io, Lalla, entravo nel giardino dei gelsomini, dove Shiva e Shakti fanno l’amore. Mi dissolvevo in loro, ma cos’è questo per me ora?   Sembra che io sia qui ma in verità sto camminando nel giardino dei gelsomini.

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Lalla è diventata una sillaba luminosa dell’anima. Non c’è morte. Lalla, non c’è nascita né morte. Tu sei una, non con piacere o difficoltà, non con desiderio o rabbia. Tu non cammini con quelli che discutono sulla verità.  L’esperienza divina è continuo stupore.

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Offro le azioni di questa vita al Dio interiore, ed ovunque io vada la via è benedetta!

Lalleshwari

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