Bagnaia di Viterbo? Bagnaia da Viterbo frustrata e abbandonata – Lo sfogo di Peter Boom, viterbese deluso

Mi ricordo la meravigliosa Bagnaia, luogo salubre dall’aria asciutta pulitissima e dalle copiose acque cristalline e curative. Era il 1963 e sotto il sole estivo, il viale da Viterbo, passando per la Quercia, con gli alberi ai lati fu come un tunnel verde freschissimo.

Il proprietario di Villa Lante Cantoni ci fece da guida nel meraviglioso parco dove le fontane sprizzavano vita per la gioia dei pesci, dei tritoni e nostra.

Allora Bagnaia mi piacque tantissimo ed acquistai una piccolissima casetta con giardino per venirci a passare i fine settimana e quando la superstrada Terni-Viterbo fu finita, all’uscita di Vitorchiano avevano scritto “Bagnaia 10 km.” Non protestò nessuno, lo feci io e la scritta fu cambiata in “Bagnaia 4 km.” Ora la superstrada (si fa per dire) che già allora avrebbe dovuta arrivare a Civitavecchia ancora non è terminata. Sono passati 30 – 40 anni!!! Promettono, promettono, promettono, che brutto vizio! Se questa superstrada venisse completata l’aeroporto di Fiumicino si potrebbe raggiungere in circa mezz’ora e i turisti dall’aeroporto o dal “primo porto turistico italiano” Civitavecchia potrebbero giungere in breve ad una Viterbo pulita, dove si mangia bene e dove si respira ancora un po’ di aria pura.

Le persone che vorrebbero l’aeroporto anche a Viterbo le manderei in gita a Ciampino, ormai luogo malsano, da dove tutti vorrebbero fuggire. Andateci, andateci!

Mi chiedo invece perché non si è mai fatta l’uscita dalla superstrada per Bagnaia sulla via del Cerro? I bagnaioli per recarsi a Viterbo (Poggino-Leclerq) devono passare per la strettoia della Quercia dove si ferma spesso il traffico all’altezza della stradina dove si trova la Farmacia Comunale e strada Respoglio. Con un semplice intervento, di linea bianca per svoltare a sinistra ed un’altra leggermente curvata a destra insieme ad un severo divieto di parcheggio, il traffico passerebbe già meglio con grande risparmio di tempo, carburante ed inquinamento. Un altro progetto fermo da circa 40 anni è il sottopasso a Porta Fiorentina. Probabilmente verrà riproposto tra altri 40 anni con i finanziamenti da parte del Sahara che sarà diventato il deserto più ricco del mondo grazie alla produzione di energia solare (progetto esistente ed attuabile). Una volta ho aspettato con la macchina (io l’avevo spenta, ma gli altri no!) per ben 9 minuti; il treno passava e si fermava alla stazione per poi tornare indietro verso Roma. Ma quanto costa agli automobilisti? E i sceicchi del petrolio ridono!

Anche il diroccato mattatoio sotto al parcheggio di Valle Pierina aspetta da circa 40 anni di essere restaurato, ma ora è stato, invano, messo all’asta dal Comune di Viterbo.

Bagnaia rimane strozzata da quell’altra ferrovia con i suoi tre passaggi a livello, causa di innumerevoli incidenti anche con morti e feriti, per un treno che passa quasi sempre vuoto ed è quindi assolutamente anti-economico. Magari ci facessero una bella pista per ciclisti o per fare belle passeggiate a piedi (chissà quanti turtisti attirerebbe). A Bagnaia poi ci si potrebbe fare una mezza circonvallazione che eliminerebbe i semafori e molto traffico sul ponte (poveri pedoni!) e nella piazza.

Bagnaia è l’unico quartiere di Viterbo dove ancora non c’è l’ADSL. Ce la stanno promettendo da anni. La Quercia ce l’ha e pure Vitorchiano dove il sindaco, mi pare, ha sbattuto i pugni sul tavolo per ottenerla.

Il Comune è stato frequentemente interpellato per questo problema, ma…. sembra che hanno risposto che la Telecom non è di proprietà del Comune e che non c’è niente da fare. Ma io mi chiedo perché un Comune si chiami Comune, se una sua parte, cioè Bagnaia con più di 5000 abitanti, rimane danneggiata ed estromessa dalla fruizione di servizi oramai indispensabili.

L’Enel ci sorprende spesso con improvvisi black out e finché il Comune non darà i permessi di mettere pannelli solari sui nostri tetti storici con già in bella mostra le antenne e le parabole, saremmo tentati di usare le biciclette per generare in casa quel po’ di luce per poter vedere le nostre cene, come si faceva durante la guerra.

La pulizia, soprattutto nel borgo lascia molto a desiderare anche a causa dei piccioni, il povero netturbino fa del suo meglio e cerca tutte le mattine di raschiare il guano dal manto stradale con quella poco funzionale scopetta. Basterebbe mettere un apparecchio ad ultrasuoni sulla torre (costerebbe circa 400 Euro).

Sulle acque che scendono dal Cimino c’è nessun o poco controllo; l’acqua pulita serve per annaffiare i preziosi orti, ma è sempre meno e sempre più inquinata.

Ora vogliono chiudere i bar all’una di notte e vietarci di mangiare i gustosi cornetti e i gelati deliziosi. Viterbo è un luogo turistico ed universitario, non un lager o un collegio tenuto da preti e suore. Mi immagino già le persone che lavorano di notte con il sacco delle vivande, Forze dell’Ordine, metronotte, medici, eccetera. Ma per favore!!! Il proibizionismo non è mai servito a niente, è stato solo creatore di ulteriore delinquenza.

Peter Boom, cittadino di Bagnaia

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