Viterbo ed il libero pensiero, per la manifestazione a Porta Romana e Porta Fiorentina padellina verde degli organi d’informazione (nazionali ed internazionali)
Il 6 marzo 2009, nell’ambito del Mese Bruniano a Viterbo, si è tenuta nella Città dei Papi la prima conferenza sulla figura storica di Giordano Bruno, con grande risalto dato all’iniziativa da parecchi organi d’informazione nazionali ed internazionali. Relatrice la professoressa Maria Mantello presidente nazionale dell’associazione dedicata al nolano. L’incontro si è svolto nella sala conferenze bibliotecaria di Porta Fiorentina. Fra gli intervenuti il prof. Osvaldo Ercoli e l’avv. Gianfranco Paris ed il comm. Romualdo Luzi, commissario del Consorzio Biblioteche ospitante la manifestazione, il quale ha rappresentato anche il Comune e la Provincia di Viterbo in quanto enti patrocinanti.La conferenza di Maria Mantello ha commosso tutti gli astanti per i paragoni toccanti sull’ostracizzazione operata dal potere, sia ieri che oggi, nei confronti dei liberi pensatori. I roghi oggi non son di legna e pece, sono morali, economici ed emarginativi ma egualmente efficaci nel tarpare ogni opposizione alla norma del comodato. Romualdo Luzi ha raccontato la storia della lapide che era stata affissa in memoria di Bruno a Vallerano e che, nel 1929 all’indomani dei patti lateranensi, fu scardinata e distrutta da un gruppetto di facinorosi fascisti. Osvaldo Ercoli ha inneggiato alla figura di Bruno come simbolo di autonomia espressiva proponendo che venga installato un memento della sua persona a Viterbo, ricordando altresì che, essendo dal 7 marzo aperta una mostra di opere artistiche su Bruno nell’androne di Palazzo Santoro, una di tali opere potrebbe essere scelta come modello per una lapide, bassorilievo o statua dedicata al pensatore. L’avv. Gianfranco Paris ha invece illustrato i termini di un concorso letterario, avente per tema le opere della filosofia bruniana, rivolto agli studenti superiori dell’alto Lazio (Viterbo e Rieti), con premi in denaro gentilmente offerti dall’Università Popolare di Rieti.Il secondo giorno della manifestazione, il 7 marzo 2009, si è svolta a Viterbo una simbolica passeggiata cittadina, ad attenderci alla Porta Romana c’era un gruppetto di viterbesi che hanno dato il benvenuto ed hanno “aperto la porta” –come suol dirsi- ad un manipolo di laici provenienti da vari angoli della Tuscia, l’incontro è stato commovente, ci siamo fermati a bere un cappuccino tutti assieme e poi guidati con perizia da Osvaldo Ercoli, in rappresentanza degli anziani, e da Barbara .. con le sue due bambine, in rappresentanza dei giovani, il folto gruppo è sciamato per le vie assolate della città toccando vari punti significativi. Una tappa importante è stata fatta sotto la targa dedicata a Giordano Bruno, nella sua ex piazza, ora nominata al Mario Fani. Lì c’è stata una rimessa in scena della depositazione della corona commemorativa del rogo che distrusse la forma fisica di Bruno ma non le sue idee. Compiuto questo rito la trentina di viandanti ha toccato i punti laici istituzionali di Viterbo. A piazza della Morte dove molti Viterbesi furono sacrificati all’inquisizione papalina c’è stato un altro momento di raccoglimento e meditazione. Poi ha prevalso la gioia e la leggerezza godendo della bellissima giornata di sole e la carovana si è spersa davanti a monumenti e chiese, come un normale gruppo di turisti avidi di storia e romanticismo. Passeggiando ricordo alcuni commenti fatti da viterbesi che abbiamo incontrato, ad esempio una signora che stava davanti ad un negozio è entrata dentro di fretta esclamando meravigliata “guarda quanti visitatori tutti insieme!” evidentemente a Viterbo le viste numerose non accadono spesso!
Infine, al tramonto, ci siamo tutti ritrovati a Palazzo Santoro dove è stata inaugurata la mostra: “L’arte interpreta l’uomo” bozzetti, disegni, bassorilievi, mosaici, oli, etc. dedicati a Giordano Bruno.
La mostra è stata presentata dal prof. Osvaldo Ercoli alla presenza di un numeroso pubblico. Da parte del Comm. Romualdo Luzi, presidente del Consorzio Biblioteche, è stato letto il seguente messaggio.
“Oggi si apre questa mostra d’arte e documentaria su Giordano Bruno qui nell’androne della Biblioteca degli Ardenti, la più antica e prestigiosa biblioteca della nostra città. Una biblioteca che prende il nome dall’accademia viterbese che in questa città è sorta ed ha operato nei secoli passati. Chissà perché nel mio intimo unisco la parola “ardenti” a Giordano Bruno.. probabilmente perché, in un certo senso, il fuoco che serviva a sciogliere l’oro nel crogiolo, impresa della stessa accademia, perché divenisse “puro” si va a collegare con il fuco che arse il nostro grande filosofo nolano. Fuoco quindi come segno di purezza e consacrazione… Ebbene, ripeto i saluti ed i ringraziamenti anche a nome del comune e della provincia di Viterbo che hanno fondato il consorzio biblioteche da me presieduto, debbo aggiungere comunque un auspicio: quello che il Mese Bruniano a Viterbo e questa mostra porti frutti d’interesse e di studio sulla figura e sul pensiero di Giordano Bruno”. - Romualdo Luzi
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Artisti che partecipano alla mostra:
Giuseppe Canali
Annalisa Canella
Felice Cibba
Christa Efkemann
Lucilla Frangini Ballerini
Martin Figura
Vincenzo Illiano
Lapisanplus
L’Aura
Michela Mezzomo Stucchi
Sofia Minkova
La mostra resta aperta durante i giorni feriali negli orari di apertura della biblioteca sino al 3 aprile 2009.
Si ringraziano tutti gli organi d’informazione che hanno contribuito alla divulgazione ed al buon avvio di questo Mese Bruniano a Viterbo, soprattutto quei siti web che numerosi hanno ripreso i comunicati, ampliando l’informazione sul tema.
Paolo D’Arpini, addetto alle pubbliche relazioni - www.circolovegetarianocalcata.it
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Pensierini ricevuti:
Dalle due bambine viterbesi: “Caro Paolo, E’ stato bello andare in giro per la nostra città e guardarla con gli occhi di chi non l’ha mai vista! Forse è questo che significa il “libero pensiero” di cui parlavate alla mostra su Giordano Bruno (e che a noi bambini a volte non è permesso): non accontentarsi mai di ciò a cui siamo abituati, ma imparare anche a cambiare punto di vista”. – Claudia e Flaminia, classe ’98.
Da una compartecipe, il giorno dopo: Ho letto casualmente questa mattina “Dio è in me ed io sono in Dio” di Swami Ramatirtha “Cosa s’intravede di là dal velo?” Ecco questa era l’immagine presente nel mio sogno…! – L’Aura
Da un artista della mostra: ciao Paolo D’Arpini, hai chiesto un pensiero per il mese Bruniano - ecco il mio: “Quando il pensiero vola diventa trasparente; trasparente per altri pensieri, per altri mondi, per altri tempi.” Saluti cordiali, Martin Figura