“Carro mascherato con Ratzinger svestito da papa” – A carnevale .. ogni scherzo vale! Proposta seria e faceta per una chiesa sincretica ed universale….

Cari amici, siamo giunti alla fine di gennaio… ora possiamo tranquillamente dedicarci al carnevale. Se non che, in vista di questo tempo trasgressivo, che nacque in contrapposizione alla Pasqua, non posso far altro che uniformarmi all’ispirazione che sorge dal momento… perciò nella breve nota che segue compirò opera di chiarezza sulle verità codificate ed sulle consuetudini imposte dalle religione, fornendo anche un suggerimento per aiutare la chiesa cattolica ad uscire fuori dal vicolo cieco in cui si è incastrata

Il carnevale è nato nel periodo oscuro del medioevo in cui era possibile opporsi allo strapotere religioso e temporale della chiesa solo attraverso una trasgressione “ludica” -una presa in giro allegorica dei vizi e delle panzane raccontate dai preti.

Ma l’influenza del vaticano sulla società italiana ha cambiato stile, negli ultimi anni non si manifesta più come aperta imposizione o censura bensì in forma di indirizzo politico ed economico. La chiesa infatti non è altri che una grande “famiglia” che esercita un controllo “indiretto” e “diretto” sulle scelte del paese. Utilizza l’arma del ricatto velato, della pressione e della “facilitazione” in affari che di religioso spesso non hanno più nulla. La chiesa non è più un ente benefico o spirituale ma un semplice apparato di potere che contende con altri poteri e lotta per mantenere ed ampliare i suoi privilegi consolidati.

Forse direte che almeno oggi non si finisce più sul rogo…. È vero, ma l’emarginazione e la derisione alla quale molti di noi laici sono sottoposti è una gogna difficile da portare sul groppone e spesso impone decisioni difficili (come in questo caso in cui mi sento costretto a prendere una posizione chiara sul tema trattato).

Personalmente non sono un rivoluzionario e non voglio inneggiare ai “cosacchi che vengono ad abbeverare i loro cavalli nella piazza San Pietro” (come scherzosamente propose Stefano Disegni in un suo fumetto di vent’anni fa..), sono uno spiritualista ironico, laico e metaforico, perciò “carnevalescamente” continuerò a denunciare vizi e soprusi della chiesa cattolica, allo stesso tempo proponendo alternative e suggerendo emendamento. Questa vuole perciò essere una dichiarazione d’intenti non di “belligeranza”. Spero che il papa Ratzinger possa cogliere il consiglio che gli offro … quello di divenire partecipe di una rivoluzione spirituale e di pensiero che conduca alla vera “ecclesia”, quella della comunità di tutti gli esseri umani conviventi in una unica basilica sincretica ed universale, come probabilmente avrebbe desiderato Gesù stesso!

Ma per ottenere questo risultato è necessario che papa Ratzinger prima di tutto si spogli delle vesti di papa…. e si ricongiunga all’umano….

Paolo D’Arpini

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