Prosegue il discorso sul Bioregionalismo per l’Europa: sì alle Province bioregionali e no alle Regioni carrozzoni!
Prosegue la discussione sollevata da Paolo D’Arpini, bioregionalista della Tuscia, in merito alla proposta avanzata dai Radicali di abolire le Province. Al che egli obietta: “Molto meglio abolire le Regioni, mini-stati all’interno dello Stato, che nemmeno rappresentano interessi di omogeneità culturale e bioregionale ma solo interessi di gestione economica e partitica”.
“Il bioregionalismo si riconosce nelle identità locali e queste -secondo Paolo D’Arpini- possono essere individuate solo nell’ambito municipale e provinciale, che non è altro il territorio in cui una città di solito irradia la sua influenza culturale. Tra l’altro in Italia le Regioni, impostate e studiate a tavolino, si pongono come stati antagonisti sia per lo Stato Italiano che per l’Europa stessa, che faticosamente sta cercando di trovare una identità politica condivisa”.
“Ed ora un inciso culturale sulle origini della civiltà europea: Le radici europee non sono né romane, né greche ma molto più antiche.. -precisa il D’Arpini- e ciò è stato dimostrato ampiamente dalle ricerche compiute nell’Europa centrale dalla archeologa Maria Gimbutas. La lingua madre definisce il significato di Eu-ropa in “dalla larga faccia” ovvero la dea del plenilunio. In queste arcaiche origini matristiche tutte le genti d’Europa sono cresciute mantenendo un’identità collettiva diffusa pur nella libertà ed autonomia dei vari nuclei, oggi appunto rappresentati dalle città e dagli ambiti provinciali”.
“Il bioregionalismo, riportando in auge sia il rispetto della vita in termini di ecologia profonda sia il riconoscimento dell’identità locale è l’unico metodo che possa garantire equanime distribuzione e pari dignità alle diverse sfaccettature degli abitanti della Comunità Europea. Quindi L’Europa, politicamente unita, – è la conclusione di Paolo D’Arpini- andrebbe suddivisa in ambiti Provinciali Bioregionali e non in Regioni, che per loro natura tendono ad essere separative e indifferenti agli interessi delle comunità locali (dovendo infatti difendere la loro strutturazione spuria ed anomala rispetto alla identità bioregionale)”.
Su questo tema vi rimandiamo alla lettura degli articoli in URL:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=no+alle+Regioni+s%C3%AC+alle+province+
http://salon-voltaire.blogspot.com/2008/12/e-se-abolissimo-le-regioni-anzich-le.html
Altri articoli:
Bioregione Tuscia – Rete Bioregionale Italiana
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