Chimica… Ricordate il Piccolo Chimico (non quello del FAI di Giulia Maria Crespi)? Quell’altro, con le boccettine colorate che faceva divertire i bambini? Beh considerate che è un’altra cosa….

Mi torna in mente il dubbio atroce (sul quale ancora alcuni si interrogano) di cosa volesse dire Giulia Maria Crespi quando nel 2006 affermò che “Tutela del patrimonio e sviluppo dell’economia non sono in antitesi, come spesso si percepisce”. La leaderissima del Fai, il Fondo per l’ambiente italiano, lo disse nella sede di Confindustria, durante la convention nazionale per lanciare la “riscossa del patrimonio”.

Si trattava di mettere d’accordo il diavolo (lo sviluppo economico) con l’acqua santa (la tutela dell’ambiente), non so se la Crespi sia riuscita nell’intento (malgrado la presenza alchemica del verdastro Rutelli e del rosatello Veltroni), mi sa di no…..

Ma ora, del filone a volte ritornano, ora ci riprovano i “piccoli chimici” dell’ANCEA (nota bene la dizione: ASSOCIAZIONE NAZIONALE CHIMICI ED ECOLOGISTI PER L’AMBIENTE) a tentare l’esperimento transmutativo, teso anche a “rivalutare” l’alquanto svalutata immagine della chimica. E lo fanno con un bel filmino anzi con tre, che stanno diffondendo urbi ed orbi, contenenti le risultanze di un convegno durato 8 ore sull’immagine della chimica. Ci sarà anche del vero, certo, ma è una verità che riguarda “l’immagine”…. Ecco cosa dice l’Ancea in un comunicato stampa recentissimo:

“Cari Soci, amici, simpatizzanti, l’immagine della chimica come linguaggio universale di lettura della natura è stata da tempo travisata colposamente o dolosamente da un stampa che usa il termine “sostanze chimiche” al posto di “sostanze nocive” e “chimico” al posto di “sintetico” e soprattutto come l’opposto di “naturale”. Senza pensare che molte sostanze naturali sono tossiche come i prodotti da ciano batteri ed aflatossine e molte sostanze di sintesi sono non solo atossiche ma addirittura benefiche. Di fronte a questo travisamento che si rivolge ad una opinione pubblica distratta ed alimenta associazioni ecologiste pataccare e carriere politiche pericolose per l’ambiente, siamo voluti andare ad un convegno che la Società Chimica Italiana ha fatto sull’immagine della Chimica. WORKSHOP PER l’IMMAGINE DELLA CHIMICA Naturalmente noi condividendo le finalità dell’iniziativa vogliamo dare massima diffusione al convegno (8 ore) e ne abbiamo ricavato tre filmati per un totale di 40’ – Per chi ha già visto il filmato in anteprima, un titolo ed un filmato sono stati cambiati essendosi rilevato un errore su un cognome di uno dei protagonisti. Felice visione” Comunicato Ancea.

Dopo la felice visione dei tre filmati abbiamo ricevuto il parere, sulla attuale serietà e competenza professionale dei “piccoli chimici” che operano in Italia, tale commento ci giunge da un chimico “classico”, un chimico che ha svolto professionalmente questo antico e divertente mestiere imparentato con l’alchimia e che forse vorrebbe ancora svolgerlo, se gli fosse consentito. Lo immettiamo in onda, qui di seguito:

“Questa confusione di parole e questa ignoranza non è casuale. Nulla è casuale nella società contemporanea. Il progetto di ignoranza chimica è troppo funzionale agli interessi esclusivamente economici dell’industria chimica. Da decenni ormai, va avanti il progetto di allontanamento dello studio della chimica dalla scuola media inferiore e superiore. Il risultato è tragico. Riduzione massiccia delle iscrizioni alle facoltà di chimica. Scomparsa della competenza chimica nei vari ambienti sociali e produttivi, sostituiti da professioni che la chimica conoscono molto superficialmente.

Già da molto tempo le facoltà di medicina sottovalutano le conoscenze di base della chimica, per cui, informazioni anche elementari sui vari processi che riguardano gli organismi viventi (biochimica, fisiologia, farmaceutica nelle sue varie e molteplici forme di conoscenza, patologia vegetale, naturopatia, fitoterapia, chemioterapia, additivi alimentari, concimi, pesticidi, etc..etc..) cadono nel vuoto assoluto. Aggravato dal fatto che nessuno, dicasi nessuno, rinuncia ad una posizione, anche se non ne ha la competenza. Mi riferisco alle consulenze nei tribunali, affidate da Magistrati ai loro tecnici di fiducia, magari semplici diplomati. Mi riferisco al caso diossina, affidato al direttore dell’ Istituto di Igiene dell’ Università di Milano, un medico competente di virus.. con le conseguenze che sappiamo..  anzi, che non sappiamo. Un corso di laurea in chimica condotto a norma di legge, presuppone innanzitutto la conoscenza approfondita delle leggi scientifiche, della fisica e della matematica. Il chimico saggio sa che la scienza non è una conoscenza assoluta, ma ha le sue regole che devono essere rispettate, mentre attualmente le notizie diramate dai media si basano proprio sulla non conoscenza delle leggi della fisica da parte della maggioranza della popolazione. Ad esempio: oggi si ha la conferma che le baggianate di Al Gore, per le quali gli hanno dato il Nobel (forse per gratificarlo di aver perso le elezioni contro Bush) sono una massa di falsità elaborate con intenti gravissimi: far aumentare il prezzo dei cereali, della soia e del mais). Ma ad un chimico difficilmente è sfuggito che i dati portati dal mancato presidente USA erano molto parziali e privi di quella patente di autenticità necessaria per simili informazioni allarmistiche. Siamo arrivati al punto di dover perorare tramite il parlamento la causa dell’ insegnamento della chimica negli istituti superiori, di fronte all’ andazzo dell’accorpamento delle materie scientifiche, da affidare a chi capita.  Nota conclusiva: la scomparsa del Ministero della sanità non è un caso. Le competenze di tale ministero essendo per lo più incompatibili con quelle del welfare. E’ banale considerare che, in un momento di crisi (peraltro artefatta) il ministero del welfare dovrà mettere tutta la propria energia nella soluzione di problemi sociali impellenti, dimenticandosi della salute…. (vera verità, vedasi l’arrivo della produzione energetica con il carbone e l’imminenza del ritorno al nucleare n.d.r.). Tant’è vero che…stanno andando per le loro strade attività fondamentali del ministero della salute, come quella della valutazione dell’ efficacia, dell’innovatività e del costo dei farmaci, che devono essere prese in considerazione contemporaneamente……. Insomma si stanno accorciando i tempi per la registrazione dei medicinali, con l’aumento del rischio, già ora molto alto, con l’immissione sul mercato di farmaci non solo inutili ed inefficaci, ma anche pericolosi. E qui ci fermiamo, per il momento”. Giorgio Vitali, chimico a riposo.

In conclusione: “Di un drago o di una tigre puoi conoscere la pelle e non le ossa…. di una persona puoi conoscere il volto e non il cuore”. Ecco un celeberrimo detto cinese. Si sa che i cinesi furono e tutt’ora sono dei perfetti “pragmatici”. E lo dimostrano in mille modi, ad esempio non preoccupandosi dell’immagine che danno di sé all’opinione pubblica mondiale quando debbono difendere i loro interessi. Potremmo dire che hanno la faccia “tosta” oppure “come il bronzo” ma almeno non è “imbellettata” come quella di certi nostri moralisti, ecologisti, benefattori della società, etc.

Ben vengano critiche,

Paolo D’Arpini

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