Un sito per raccontare le storie di Mazzano e della Valle del Treja

Da pochi giorni è stato messo in linea il nuovo sito informativo su Mazzano Romano. Questo sito lungi dall’essere partigiano è alquanto considerativo della realtà ambientale in cui Mazzano si pone, infatti ho trovato informazioni sul territorio del Parco del Treja in cui Calcata stessa insiste.

Il sito  è stato denominato il “Portale d’informazione per vivere e raccontare il paese” ed infatti vi si trovano interessanti storie paesane, informazioni sui servizi sociali, la scuola, la sanità….  oltre a note sulle attività culturali della biblioteca e delle associazioni, senza trascurare di menzionare l’artigianato e l’agricoltura.  Ho trovato questo sito veramente esauriente ed adatto a trasmettere conoscenza sui luoghi in cui si vive, ciò che dovrebbe fare un sito rivolto alla comunità.

Il  sito http://www.mazzanoromano.info mi è sembrato un ottimo esempio di Portale Socialmente Utile e per questa ragione lo segnalo agli amici ed ai media che intendono approfondire la conoscenza della valle del Treja.

Tra l’altro sono riuscito finalmente a conoscere le norme ambientali per usufruire con rispetto del Parco Valle del Treja, eccole:

  • Non accendere fuochi
  • Non disturbare gli animali selvatici e la fauna acquatica
  • I fiori, le piante, ed i minerali si possono fotografare ma non raccogliere
  • Depositare i rifiuti negli appositi contenitori
  • E’ vietato percorrere i sentieri con veicoli a motore
  • I prodotti del sottobosco si possono raccogliere solo in quantità consentite
  • Tenere i cani al guinzaglio
  • La caccia è vietata in tutto il territorio del Parco e per una fascia esterna di cento metri dal suo perimetro
  • Seguire i sentieri, evitare atti di vandalismo e rispettare le indicazioni dei segnali e dei guardiaparco
  • L’accesso e la circolazione sono liberi a tutti e le strutture sono a disposizione dei visitatori
  • Rispettare tutte le norme di conservazione del patrimonio naturale, severe sanzioni puniscono i trasgressori

Grazie per l’attenzione!

Cordiali saluti, Paolo D’Arpini

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