sos o.g.m.
dr. Ciro Aurigemma
delegato lazio e resp. Ecologia dell’ AVI
L’8 novembre 2008 si è tenuta al Palazzo Baronale di Calcata, a cura del Circolo vegetariano di Calcata, una Tavola rotonda su “Agricoltura bioregionale, alimentazione naturale e manipolazione genetica”.
Hanno partecipano Michele Trimarchi, psicologo, pres. ISN, Intern. Society of neuropsychopsysiology di Roma, scienziato,
Giuseppe Altieri, agronomo di Agernova, ecologista, esperto del biologico e degli ogm, Vittorio Marinelli, avvocato, pres. di EC, Europeanconsumers, associazione dei consumatori molto presente su internet col sito www.europeanconsumers.it
Marco Tiberti, ex Codacons ora resp. di Europeanconsumers a Rieti,
Gasperini, ex sindaco di Calcata, ora vice pres. del locale Parco del Treja, che ospitava l’evento, Paolo D’Arpini, pres. del Circolo vegetariano di Calcata, promotore della manifestazione “La Vita Continua”, Tavola Rotonda all’interno del ” Ciclo della Vita” col Patrocinio del Comune Calcata, del Parco Valle del Treja, della Provincia di Viterbo e Ciro Aurigemma, psicologo, delegato e resp. ecologia dell’ AVI, come moderatore.
Oltre che parlare del biologico e delle inizitive locali proposte del Parco Valle del Treja, è emerso dall’incontro una “emergenza OGM” che non tutti conoscono…:
Un nuovo Regolamento europeo, di cui ancora non si parla abbastanza, prevede OGM nel biologico, fino allo 0,9%, dal 1° Gennaio 2009, che potrebbe essere addirittura anticipato da un Decreto ministeriale, che prevederebbe da subito Ogm nel biologico, fino allo 0,1. Oggi, la tolleranza è zero e tale dovrebbe restare secondo Altieri e la Ferderbio, federazione di produttori del biologico, di cui Italia è uno dei principali produttori, che se passa il Regolamento europeo, perderebbero i clienti, secondo i recenti sondaggi, non potendo piu’ dichiarare i loro prodotti “liberi da Ogm” ( OGM FREE in inglese), essendo che questi si diffondono nell’ambiente anche da piccole quantità…
Altieri, esperto italiano in materia, già collaboratore dell’omonimo e piu’ noto Miguel Altieri, professore universitario americano, uno dei principali esperti scientifici sugli OGM, collaboratore della nota trasmissione Rai, Report, ha fatto appello ai produttori e consumatori italiani ed europei, già da lui convocati per proporre:
- Subito il Referendum, ma di tipo consultivo, non abrogativo come quelli fatti in passato, previsto da una Direttiva Comunitaria, prima di ogni decisione in materia di Ogm.
- Tolleranza zero sugli Ogm, negli alimenti biologici e nelle sementi, con etichettatura obbligatoria, per qualsiasi livello di presenza di Ogm, in tutti gli altri alimenti e prodotti di derivazione agricola.
- E ha posto l’ attenzione al trucco del falso limite di rilevabilità, difficile da capire ai non-esperti…, per nascondere vere e proprie soglie di tolleranza, senza etichettatura, pericolose per l’ambiente e la salute, se non si interviene subito …con la forza dll’unione dalla base e non dai vertici, spesso corrotti, secondo Altieri ed altri osservatori, dalle multinazionali…che per lui devono essere fermate a livello di legislazione italiana e con battaglie legali. Soprattutto in virtù del mancato rispetto del “Principio di precauzione” del Trattato di Maastricht e dell’illegittimità costituzionale del nuovo regolamento in questione. Ma è’ previsto dallo stesso Regolamento la possibilità di norme nazionali più restrittive, non poteva essere altrimenti, visto che in Europa manca il quadro legislativo per consentire la contaminazione generalizzata di tutte le filiere alimentari e il conseguente obbligo mangiare ogm per tutti i cittadini europei. Ma bisognerà fare molta attenzione alla politica, che potrebbe addirittura anticipare la contaminazione legalizzata dei prodotti biologici, allo 0,1% di Ogm, attraverso decreti ministeriali, con la scusa di ridurre lo 0,9%, previsto da un regolamento incostituzionale, che non è ancora in vigore e che deve essere sottoposto a Referendum popolare. Zero, naturalmente, significa assenza e qualsiasi valore rilevato deve essere considerato positivo, altrimenti viene meno il sistema di controllo, se si consentisse una soglia di 0,1%, considerata erroneamente di “rilevazione”, mentre in realtà sarebbe di “tolleranza”.Al fine di garantire l’assenza di Ogm, i risultati delle analisi devono sempre essere valutati in senso qualitativo (presenza o assenza). Lo 0,1%, pertanto, (un grammo per chilogrammo… un’enormità! Secondo Altieri), proposto dalla “politica”, non può assolutamente rappresentare un limite di rilevabilità, ma soltanto, nel caso, una maniera di prendere in giro produttori e consumatori (se i metodi di analisi fossero così rozzi staremmo proprio a posto…) eludendo e vanificando i controlli.
2. Tolleranza Zero Ogm nelle sementi di qualsiasi natura in Italia e in Europa. Con lettura del risultato delle analisi in senso qualitativo.
Un regolamento del genere comporterebbe la contaminazione generalizzata e irreversibile di tutte le forme di agricoltura europea, per aprire poi alla commistione di coltivazioni con OGM, (definita secondo Altieri, impropriamente Coesistenza). Ciò renderebbe possibile uno scenario di “Monopolio brevettato e dittatoriale” da parte dei proprietari degli Ogm su tutto il sistema agroalimentare europeo. Un vero e proprio “Cavillo i Troia”, cioè attraverso un cavillo politico-giuridico gli Ogm Penetrerebbero in Europa e si difonderebbero in modo irreversibile nonostante gki europei e gli italiani non li vogliano! Secondo Altieri e la Federbio allora bisogna assolutamente fermare questo tentativo, dichiarando il territorio nazionale e possibilmente europeo 100% “ogm free.” Infatti i consumatori europei all’80% sono contrari agli ogm ! Altra proposta è quella di darsi da fare con la spesa in campagna e, intanto, con marchi privati per tutelare i consumatori biologici. Per approfondire il tema: www.mangiacomeparli.net – www.agernova.it
Radio RVS ha poi intervistato alcuni relatori per chi vuole approfondire
Scarichi e ascolti su www.radiovocedellasperanza.it/roma.php