Piemonte antico! Lettera a Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte, da Paul Connett, docente emerito di chimica a New York… e rimembranze su Torino
Mannaggia a me che ho avuto questo destino crudele…. Da quando ho lasciato Torino, e son passati oltre quarant’anni, pensavo di essermela cavata con l’esperienza piemontese… Così non è, evidentemente l’aver amato una donna, che “forse” mi ha reso padre, proprio in quel di Torino, mi ha legato indissolubilmente a quella città. Quando conobbi Criss, un’americana più grande di me (che al tempo avevo solo 22 anni), lei era già matura (di anni ne aveva 39) e madre e pure divorziata. La sua storia è veramente particolare, Criss venne in Italia giovanissima cercando di rintracciare il fidanzato disperso durante l’ultima guerra, non lo trovò mai… ma il destino volle che conobbe un ufficiale italiano (si vede che aveva un karma militare) e se lo sposò. Poi nel tempo malgrado avesse divorziato continuò a cercare l’amore nell’ambito dei militari e fu così che conobbe me che ero centralinista alla Scuola di Applicazione d’Arma. All’inizio fu un amore virtuale telefonico, poi divenne una passione focosa tutta consumata nel suo laboratorio magazzino di profumeria, oppure nella mia soffitta sgrarrupata di Via Gioberti.
Il servizio che svolgevo alla Scuola mi lasciava ampio tempo libero, non ero soggetto ad alcuna disciplina di caserma, anzi avevo mansioni “riservate” ed uno status impensabile per un semplice soldato di leva. Dovete sapere che fui “probabilmente” io a sventare il colpo di stato del generale Di Lorenzo, quando stava per scoccare l’ora “x del golpe” io mi trovavo di servizio al centralino e ricevetti un messaggio cifrato indirizzato al generale comandante della Scuola, era notte fonda, ma rispettando le consegne ricevute chiamai privatamente il “capo” e gli passai il messaggio a casa sua. Dopo alcuni giorni si venne a sapere che era stato sventato il “golpe” ma nessuno seppe mai chi fu a passare la notizia segreta che lo impedì…. Sarà vero, sarà falso?
Ve beh insomma ebbi una relazione con questa bella donna, veramente bella e pure bona (malgrado avesse quasi il doppio dei miei anni). Poi quando fu il tempo dell’addio e del ritorno a Verona -ove allora risiedevo- dopo un po’ venni a sapere che era rimasta incinta ed aveva deciso di portare a termine la gravidanza “in mio ricordo d’amore”. Non vi racconto qui il resto degli eventi poiché neanch’io sono sicuro dei fatti e non sta bene parlare a vanvera su un argomento così delicato, anche perché -nel frattempo- anche la mia “fidanzata ufficiale” Evelyne era rimasta incinta ed io mi stavo accingendo al matrimonio (eravamo nel 1966).
Da allora e malgrado tutto continuai ad avere vari contatti e storie con il Piemonte e con Torino, l’ultima è quella di Gianni Donaudi (il santo che stava su internet) che potete leggere sul sito, ma ci sono anche altre relazioni ed amicizie, come ad esempio l’amicizia con i giovani Daniela e Claudio Viano che dopo esser stati a Calcata fondarono poi un centro vegetariano (la Mezzaluna) a Torino. Le persone che mi legano a Torino sono veramente molte ma ora non le voglio menzionare tutte. Insomma con Torino ho una storia ancora aperta, evidentemente, ed è per questo che quando ho ricevuto la lettera che segue (tramite news@gevam.it) indirizzata alla signora Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte, inviata da un professore di New York (pure Criss lo era)… ho pensato di unire l’aspetto emozionale (e dei ricordi) a quello tecnico contenuto nella lettera, che si esprime contro l’istallazione di nuovi inceneritori di rifiuti in Piemonte. In fondo quella contro gli inceneritori è una battaglia che mi ha visto protagonista per lunghi anni! E quel che va bene per il Piemonte va bene pure per il Lazio e per le altre regioni, ovvio no?
Paolo D’Arpini
Et voilà la lettre:
Gentile dott.ssa Mercedes Bresso,
vorrei pregarLa di dedicare alcuni minuti del Suo prezioso tempo per considerare questa mia lettera, che riguarda la gestione dei rifiuti solidi urbani. Innanzitutto devo presentarmi. Il mio nome è Paul Connett, sono cittadino degli Stati Uniti d’America, vivo in quel paese ma viaggio frequentemente in diversi paesi e spesso ho l’occasione di visitare l’Italia. Attualmente sono Professore Emerito di Chimica dell’Università di St. Lawrence nello Stato di New York e da molti anni mi occupo professionalmente dei problemi ambientali e, in particolare, della gestione dei rifiuti. Sono anche membro dell’associazione internazionale “CONFEDERAZIONE INTERNAZIONALE RIFIUTI ZERO”, che è attiva in U.S.A., Europa, Estremo Oriente, Australia sul tema del riciclo totale dei rifiuti solidi urbani. Come ho accennato sopra, durante gli ultimi anni ho visitato l’Italia da Nord a Sud una quarantina di volte, durante le quali ho incontrato molte persone ed ho parlato con centinaia di esperti di gestione di rifiuti solidi urbani.
In breve, ho acquisito una buona conoscenza della situazione italiana relativamente a
questo argomento. Con questa mia lettera vorrei trasmetterLe una informazione e presentarLe due suggerimenti. Sono pienamente convinto che gli inceneritori di rifiuti sono pericolosi per la salute umana e assolutamente antieconomici. Molti inceneritori, costruiti nel passato in diversi paesi, oggigiorno sono stati abbandonati e sostituiti con impianti per il riciclo dei rifiuti. A questo proposito dispongo di una mole impressionante di documentazione, che sarei molto lieto di mettere a Sua disposizione.
Il mio suggerimento è di evitare di costruire nuovi inceneritori in Piemonte o di ristrutturare gli inceneritori esistenti. Vorrei inoltre suggerirLe di deliberare l’assegnazione di incentivi per la riduzione dei rifiuti a monte, per la raccolta differenziata ” porta a porta” e per i riciclo dei materiali post-consumo.
Durante i miei viaggi in Italia e in particolare in Piemonte, ho avuto modo di incontrare persone in molte città, dove da anni viene fatta una buona gestione dei rifiuti solidi urbani. Si tratta ora di estendere questi esempi a tutte le rimanenti aree del Piemonte, con la convinzione di offrire un buon servizio a tutti i cittadini, alle generazioni future, all’intero pianeta.
Spero di trovarLa d’accordo con quanto affermo, e, nell’attesa di una Sua gentile risposta, porgo i migliori saluti.
Paul Connett
Indirizzo: Paul Connett – 315-379.92.00- paul@AmericanHealthStudies.org
82, Judson St.
CANTON
NY 13617
U.S.A.