Carta stampata e televisioni. La totale scomparsa del D’Arpini dal settore
Non che D’Arpini possa essere usato come sinonimo di verità. Ci mancherebbe atro.. Una simile affermazione ridurrebbe le quotazioni dell’alternativo a quota zero. Eppure è divertente notare che da quando il D’Arpini ha iniziato a dedicarsi attivamente alla comunicazione telematica automaticamente è subentrata la sua scomparsa finale dal settore cartaceo e televisivo…. E sapete perché?
Il fatto è che su internet esiste una sorta di democrazia informativa superpartes, se Berlusconi fa girare una “velina” una “altra” velina e sugli stessi canali può essere fatta girare dal droghiere all’angolo. Le due comunicazioni sono “pari” appaiono e occupano lo stesso spazio virtuale, teoricamente possono essere lette dallo stesso numero di persone, anzi… molto probabilmente la notizia del droghiere è persino più letta di quella del Berlusca.
Ecco, a questo punto che ci pensano i canali ufficiali, i media riconosciuti, a rimettere le cose nel giusto ordine gerarchico. In primis agiscono le agenzie di notizie che rilanciano solo la velina del Berlusca, in secundis le televisioni che riportano solo il Berlusca ed in terziis i media cartacei che sprecano inchiostro solo per chi li paga (ovvero il Berlusca). La motivazione è: “Il Berlusca rappresenta un potere reale, è presidente del consiglio, capobanda, magnate, taroccato e truccato, ci ha le ville al sole, è amico di Putin, insomma vale di più del droghiere all’angolo…”. Quindi la sua notizia passa anche se è una emerita cazzata e farebbe ridere i polli se vivessimo in una società in cui si misura l’intelligenza e non l’apparenza.
In una società in cui la sostanza e la “verità intrinseca” della notizia avrebbe più peso, e questo parzialmente avviene su internet, la notizia del droghiere, tra l’altro più condivisa di quella del Berlusca, avrebbe la maggiore evidenza. Una volta quel mezzo sderenato ed impertinente del D’Arpini si è permesso di fare questa cruda analisi su internet, inviando un insolito comunicato stampa in cui si evidenziava la sudditanza dei media cartacei e televisivi al modello d’informazione finta e cadducea (per non dire farisea). Qualche sito ha ripreso l’impertinente testo (oltre alla pubblicazione sul sito squinternato dello stesso D’Arpini ovviamente) ed il risultato qual è? I giornali e le televisioni hanno pensato bene che l’era alternativa dell’informazione D’Arpiniana era definitivamente da accantonare e respingere.
Le “notiziole” che fino allo scorso anno erano riprese da vari media (negli anni passati da tutti i media, da Ansa, AGI, ADNkronos, da Rai e Mediaset, da Repubblica e Corriere della Sera, da il Manifesto e il Tempo, da il Giornale e l’Unità, etc.) non interessavano più, l’accusa avanzata dall’irriconoscente D’Arpini alla stampa ed alle TV di essere solo “informazione embedded” era indigeribile ed inopportuna. Basta così con quello…., censura totale!
Poveri media cartacei e televisivi, come si sono imbarbariti a prendersela con la povera Cassandra D’Arpini, insignificante e meno importante (dal punto di vista economico) di un droghiere!
Aspetta, aspetta… come fa quello scimunito del D’Arpini ad affermare certe cose? Come può essere sicuro che la verità sta solo nel fatto che “davvero” le sue notizie sono irrilevanti dal punto di vista informativo?
Certo questa obiezione è legittima, se non che, non si sa perché le notiziole del D’Arpini tirano su internet, addirittura per alcuni è un’icona e non per la sua bellezza, non per i suoi scaldaletti erotici, non per le sue boutades volgari, non per la scempiaggine dei suoi argomenti, ma forse solo perché dice cose sagge ed alquanto condivisibili… su internet.
Infine volete sapere una cosa? Volete la prova definitiva di quanto qui affermato?
Ecco che alcuni giorni fa un giornale locale “nuovo” di Viterbo, legato alla catena del “nominato” onorevole Ciarrapico, amico del Berlusca “perché ha i giornali…” (affermava il cavaliere dopo la polemica della sua candidatura malgrado il Ciarra si professasse apertamente “fascista”) cosa ha scritto al quel disgraziato del D’Arpini:
“In considerazione delle offese da lei rivolte nei confronti del nostro quotidiano, la preghiamo di non inviarci più i suoi comunicati stampa visto che saranno tutti cestinati. Li mandi a chi ha spazio da riempire con notizie insignificanti quali quelle che lei è solito diffondere. Grazie.
Ovviamente quanto scritto dalla redazione del “nuovo” giornale di Viterbo era già condiviso anche dagli altri giornali, nella quasi totalità (salvo qualche stonato fuori coro), tant’è che le notizie “insignificanti” inviate dal D’Arpini sono accuratamente e sistematicamente “dilavate” dalle pagine, con assoluta incongruenza informativa dagli stessi giornali e televisioni che alcuni anni fa dedicavano a quelle stesse notizie pagine e pagine, trasmissioni intere ed invio di corrispondenti e troupes televisive…..
Cos’è tutto ciò? Giudicate voi!
Grazie per aver sopportato sin qui la lettura indigesta ed ignobile!
Vostro affezionato et sempiterno Paolo D’Arpini
P.S. Son curioso di vedere i necrologi di quando sarò defunto….