Altieri, il professor biologico ed anti ogm ci scrive…
Grazie infinite al Prof. D’Arpini per il suo appoggio,
l’importante è ora fare sul serio, perché il 1 gennaio 2009 è
vicinissimo, il “Cavillo di Troia” si avvicina
e se permetteremo di contaminare anche il biologico … sarà la fine
occorre definire i referenti provincia per provincia per una campagna
dalla base contro gli ogm e il referendum consultivo
…solo gente di fiducia, naturalmente…
disposta a sacrificarsi per fermare questa indecenza antiscientifica
degli ogm vi allego il comunicato di presentazione del convegno con le
proposte operative aperte al vostro contributo di consigli sul da farsi
chiedo agli interessati un’adesione al comitato di riferimento che
stiamo per organizzare
previa segnalazione del Prof. D’Arpini.
Cordiali saluti a tutti
Giuseppe Altieri
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Nota di Presentazione.
13 settembre, dalle 14,30 alle 19, lo Studio Agernova organizzerà al
SANA 2008 un Convegno Scientifico , promosso dalla Rivista AAM Terra Nuova di Firenze, dal Titolo:
“Perché l´Agricoltura Biologica può sfamare il mondo e gli ogm no”
(Contestualmente la Rivista AAM Terra Nuova ha pubblicato un dossier
dallo stesso titolo, revisionato dal Dr. Giuseppe Altieri)
L´evento fa seguito alle importanti iniziative realizzate dallo Studio
Agernova nell´ultimo decennio, tra cui il Corso Internazionale di
Agroecologia: “Biodiversità Cibo e Sviluppo Sostenibile” (2000) e il
“Simposio internazionale sugli OGM: critica scientifica ed
alternative”,(2003), con il contributo del MIPAAF e della Coldiretti.
Questo nostro Convengo sul tema ” OGM “, vede il patrocinio
Scientifico dell´Istituto Austriaco V.F.F. Mare Nostrum e.V. -
Wildon , che tramite il Presidente del Consiglio Direttivo , ha
concesso motu proprio il premio 2008 ” Miglior Studio Internazionale ”
al nostro direttore Dr. Giuseppe Altieri, per il miglior programma di
ricerca nel campo della Agronomica.
Scopo del Convegno
L´obiettivo del convegno è quello di fornire un contributo al mondo
dell’Agricoltura “ecocompatibile” e alle istituzioni impegnate
nell’applicazione della Politica Europea e Nazionale di Sviluppo
Rurale, oggi fortemente orientata in senso agroambientale.
L´esperienza maturata a partire dai regolamenti 2092/91 e 2078/92 e
l´approccio “precauzionale” europeo in materia di OGM, hanno
consentito di raccogliere un prezioso bagaglio scientifico, in termini
agroecologici, tecnico-giuridici ed “econo-logici”, basati su un
principio di “comparazione”, che rende possibile un approccio avanzato
per lo sviluppo rurale europeo dei prossimi decenni, nel quadro
normativo di riferimento e in sintonia con il recente Regolamento
Reach e il protocollo di Kyoto. L´agricoltura e zootecnia biologica
oltre a garantire protezione ambientale e sanitaria dall’inquinamento
chimico, rappresentano un fattore fondamentale di protezione della
fertilità dei suoli dall’erosione-desertificazione e di contenimento
degli sprechi energetici e dei gas serra, attraverso la fissazione del
carbonio nell’humus dei terreni.
Il recupero della biodiversità, delle tradizioni agricole ed
agroalimentari connesse ai mercati regionali e lo sviluppo
d´innovazioni tecno-ecologiche appropriate, nell´attuale quadro
normativo europeo e nazionale, consentono la “generazione” di un
futuro sostenibile, multiculturale e locale, che eviti le tentazioni
di una “degenerazione transgenica” con conseguente omologazione-
umiliazione del sistema agricole e alimentare italiano e mediterraneo
(oggi il più imitato al mondo), in un mercato globale, sottoposto a
diritti privati di brevetto sugli OGM.
L´Agricultura Biologica rappresenta il cardine prioritario per il
raggiungimento degli obiettivi della politica agroambientale
comunitaria, realizzabili attraverso un´applicazione scientifica dei
criteri tecnico giuridici di recepimento regionali del quadro
normativo nazionale ed europeo, atta a garantire un adeguato sostegno
alla multi-funzionalità di servizi “socialmente economici” per la
collettività, molto elevata, in particolare, nelle aree intensive a
forte input chimico.Le recenti approvazioni dei Piani di Sviluppo
Rurale Regionali e Nazionale, 2007-2013 e l´insediamento della Rete
Rurale Nazionale, con funzioni di “armonizzazione e coordinamento”,
sono l´occasione per una valutazione agroecologica, energetica ed
economica comparata, atta a definire criteri scientifici appropriati
per un Piano Nazionale ed Europeo di “Sviluppo” dell’Agricoltura
Biologica e dell’Agroecologia.
Nel contempo, il rispetto del principio di precauzione europeo e dei
dettati costituzionali nazionali in materia di ambiente e salute
impongono il mantenimento dell’assenza di ogm negli alimenti
biologici, con proroga “sine die” del divieto totale di ogni rilascio
ambientiate di OGM in Italia ed in Europa, al fine di garantire la “co-
esistenza” di mercato tra le diverse forme di produzione agricola
(l´unica possibile in termini giuridico-costituzionali), e
“l´esistenza” stessa dell’Agricoltura biologica e Tradizionale
Italiana, oggi al 100% libere da ogm, a garanzia della libertà di
scelta dei consumatori e dei produttori agricoli, che in grande
maggioranza non intendono produrre o nutrirsi di ogm.
La tolleranza zero-ogm nei prodotti biologici, come nelle sementi di
qualsiasi natura e nei prodotti agricoli d’origine protetta Nazionali,
oltre a consentire i necessari controlli a tutela dei consumatori e
dei produttori, protegge di fatto il “diritto precedente” di tutta
l´Agricoltura Italiana tradizionale dai rischi di contaminazioni
irreversibili, conseguenza naturale nel caso di ammissione di soglie
di tolleranza di OGM nei prodotti finali, che aprirebbero la strada a
possibili coltivazioni transgeniche brevettate, finalizzate al
controllo dei mercati, ad interesse esclusivo delle multinazionali
agrochimiche e dei grossi gruppi commerciali alimentari, che dominano
e condizionano i commerci mondiali.
In questo ambito, il sostegno dell´eco-etica, proprio nel momento in
cui riduce la visione antropocentrica dell´economia mondiale, può
consentire la sopravvivenza futura dell´uomo nella “sua natura”,
contribuendo alla costruzione di un contesto di tipo “econologico”,
quanto mai urgente ed improrogabile.
Nella necessità costituzionale di un Referendum Consultivo in materia
di OGM (oltre che obbligo comunitario, in base alla Direttiva europea
di riferimento, prima di ogni decisione in materia di rilascio
ambientale), il convegno al SANA 2007 sarà l´occasione per presentare
la proposta di legge inoltrata in Corte di Cassazione che istituisce
il Referendum Consultivo, sulla quale inizierà la raccolta di firme
per l´iniziativa popolare.
Oltre ad una Proposta di decreto legge urgente che mantenga la
tolleranza zero OGM nei Prodotti Biologici e Tradizionali italiani, ed
introduca il test di presenza/assenza per l´etichettatura di qualsiasi
livello di presenza di OGM negli altri alimenti convenzionali.
Ulteriore obiettivo è quello di elaborare una proposta di normativa
per l’identificazione e la protezione del germoplasma autoctono
nazionale, risultato di millenni di co-evoluzione Agroecologica nelle
tradizioni contadine locali.
Alla fine del convegno si costituirà un comitato tecnico-scientifico e
giuridico-legale in materia di OGM e Sviluppo Rurale AgroecoBiologico.
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DOCUMENTO DI SINTESI D’AZIONE
- documento sulle priorità d’azione in materia di ogm, aperto al
vostro contributo di proposte ed idee integrate le proposte con le
vostre osservazioni, al fine di costruire
un documento tecnico-scientifico e giuridico alla fine del convegno
SINTESI DELLE PROPOSTE
- Tolleranza zerogm nei prodotti e alimenti biologici e nelle sementi
di qualsiasi natura.
- Etichettatura obbligatoria per qualsiasi livello di presenza di ogm
in tutti gli altri prodotti agroalimentari (importati), anche al di
sotto dell’attuale limite di tolleranza dello 0,9%.
- Norme Regionali/Nazionali di Coesistenza (di mercato) che prevedano
il divieto di rilascio ambientale di qualsiasi ogm.
- Divieto di importazione di sementi da aree a coltivazioni ogm. E
modifica del Decreto MIPAF 27 novembre 2003:”Campagna di semina-
Modalità di controllo delle sementi di mais e soia per la presenza di
ogm”, alleg. “Procedura per l´esecuzione delle analisi”, definita
dall’ENSE (GU n. 281 – Serie generale-pagg.38-40), oggi in vigore, che chiarisca la lettura in senso qualitativo (LOD) dei risultati delle
analisi (presenza/assenza), e non approssimando alla prima cifra
decimale, dal momento che la legge prevede l’assenza di ogm.
- Sospensione immediata delle deroghe per l´uso di sementi non
biologiche in Agricoltura Biologica e di percentuali di alimenti
convenzionali nella zootecnia biologica, facilmente sostituibili con
quelli da aziende in conversione al biologico, in regime di controllo.
- Divieto di importazione di ogm per qualsiasi destinazione sotto
forma di semi vivi (mais, soia, colza, cotone, biocarburanti, ecc.),
che potrebbero contaminare l´ambiente.
- Divieto di somministrazione di alimenti contenenti ogm negli appalti
pubblici.
- Esclusione da qualsiasi aiuto comunitario in caso di produzioni
contaminate da ogm.
- Pagamento dei danni da inquinamenti, contaminazioni e commistioni in
genere da parte dei responsabili (proprietari dei diritti, produttori
di ogm e commercianti).
- Abrogazione dei diritti di brevetto sulla vita, patrimonio comune di
tutti gli esseri umani. Anche perché gli ogm non sono stabili e i geni
non sono invenzioni ma scoperte.
- Definizione di una legge nazionale a protezione del germoplasma
autoctono, con mappatura genetica e pagamento dei diritti pubblici in
caso di usi privati commerciali.
- Consultazione popolare nazionale, prevista dalla Direttiva
Comunitaria, prima di ogni decisione in materia di ogm e nel rispetto
degli art.1 e 32 della Costituzione Italiana. Sulla Base del
Referendum depositato in Cassazione nel Luglio 2007
- Ricorso alla Corte di Giustizia Europea per illegittimità del nuovo
Reg. sul Biologico e delle norme sulla brevettabilità della materia
vivente.
SONDAGGIO RAI (messaggio ad arte confezionato, sulla presunta crisi alimentare… in realtà i commercianti fanno incetta dei prodotti
agricoli dai contadini e poi ce li vendono a prezzo d’oro…)
E…. più si vota …è peggio stanno gli ogm…
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Il giorno 12/set/08, alle ore 13:57, circolo.vegetariano@libero.it ha
scritto:
Convegno Sana – Bologna 2008 – 13 settembre h. 14.30
“Il biologico mi piace e gli ogm manco un po’…”
Cari amici, condivido pienamente il tema trattato dal Prof. Altieri al
SANA di Bologna, c’è anche un interessante articolo su AAM Terra Nuova di questo mese proprio sull’argomento. Ritengo assolutamente
necessario contrastare la diffusione degli OGM, dico questo sia come
bioregionalista ecologista che come vegetariano. Ho infatti invitato
alla conferenza del Prof. Altieri anche Carmen Somaschi presidente
dell’AVI ed ora invito voi tutti, od almeno quelli che abitano nei
pressi di Bologna a non mancare all’appuntamento sopra menzionato. Chi vuole dare una mano ulteriore può riprendere l’articolo ed inserirlo
sul proprio sito.
Cari saluti, Paolo D’Arpini