Roma: dal 2 al 7 settembre 2008 – La Città Dadisé – Happening multiculturale con sottofondo romantico.
A tutti gli amici che abitano a Roma consiglio vivamente la partecipazione a questo interessante appuntamento culturale di 6 giorni. Ho conosciuto il 30 agosto u.s. Kay Mc Carthy, musicista ed artista irlandese che organizza questa manifestazione, mi ha raccontato storie magiche sulla cultura nomde dell’Irlanda, sulla lingua gaelica, sull’antica cultura celtica. Una sua frase in particolare mi ha colpito sul come questa cultura abbia potuto sopravvive sino ai nostri giorni ”L’Inghilterra ha fatto le prove della sua espansione colonizzatrice proprio in Irlanda, gli irlandesi sono un po’ come gli aborigeni australiani che non conoscono la speculazione e l’imbroglio, ed è solo mantenendo queste caratteristiche di pulizia interiore che il nostro popolo ha saputo conservare la propria anima, gli inglesi hanno ancora il dominio politico nel nord dell’isola ma non hanno mai dominato il nostro cuore, siamo rimasti puliti, una sorta di distacco psichico -forse una specie di autismo- che ha consentito il mantenimento di identità e cultura”. Sarà per questo che il titolo della manifestazione è la città Dadisé? Paolo D’Arpini Ed ora eccovi la presentazione ed il programma: La città Dadisè dal 2 – 7 settembre 2008
La manifestazione è realizzata con il sostegno del Comune di Roma e con il contributo dell’Assessorato alla Cultura Spettacolo e Sport della Regione Lazio Teatro e musica, donne e culture, laboratori di arte e di pensiero, letterature, abilità di vario generi, arti visive e, alla radice di tutto, il territoriosono gli elementi di architetture reali e possibili su cui nasce La città Dadisé, rassegna senza frontiere che, dal 2 al 7 settembre, riempie di suoni, immagini, volti e parole il Parco Madre Teresa di Calcutta in via Palmiro Togliatti, nel VII Municipio.
Sei giorni di spettacoli, riflessioni, giochi e mostre, in un mosaico di espressioni e forme della diversità e dei suoi luoghi. Lungo un itinerario tra sogni, disagi e altri segni delle identità e dei confini, in bilico tra provocazione e tradizione.
A cominciare dall´inaugurazione, martedì 2, subito nel segno del dialogo tra lontananze e differenze. Arrivano dall´India gli artisti di Milon Mela, custodi di antichissime tradizioni (come il Kalaripayattu, madre delle arti marziali, o la danza Chhau di Purulia, che racconta le cosmogonie induiste). Dopo di loro, nella stessa serata, spazio alle storie cantate da Lucilla Galeazzi, che racconta, con un linguaggio a noi più familiare, la vita, le donne e il lavoro.Il denso programma della rassegnaideato in collettivo dalle associazioni The way to the Indies – Argillateatri, G.B. Studio, Michele Testa – Torsapienza e Un Amletoditroppo, va avanti con i magici tamburi dei Sarawan dall´Iran insieme ai danzatori sufi romani, il portoghese Fado Entre Rios e, dall´Irlanda romantica e spavalda, le canzoni e le storie di Kay Mc Carthy, che festeggia quest´anno trent´anni di carriera. Mentre etnie e culture diverse si celano fra gli specchi di Il labirinto, “testo mosaico” formato da infiniti altri testi, azioni e stupori sulla diversità e la ricerca del proprio luogo interiore, con la regia di Ivan Vincenzo Cozzi. E poi, anche diversità più vicine, come la Roma nota e sconosciuta, amata e odiata, ma sempre vissuta come una storia d´amore, nello spettacolo Prove di felicità da una città: lascia che sia per la regia di Carlo Gori, oppure la donna celestialmente diversa protagonista di Il Vangelo secondo Maria di Barbara Alberti, portata in scena da Salima Balzerani. O ancora le alterità drammatiche lette attraverso la vivida storia di Olà Medea, interpretata da una “neodonna”, ex transessuale che porta in scena, con la regia di Gianluca Bottoni, un´ipotesi di trasformazione e, soprattutto, un canto al distacco, alla differenza, alla mescolanza…Ma non solo. La Città Dadisè sarà continua sorpresa…dagli spazi per ragazzi (letture, fiabe, laboratori creativi), alle Biblioteche Raffaello, Rodari e Quarticciolo con l’attività di prestito ed il loro lavoro sul libro, entità viva e reale, che respira assieme al lettore, dai percorsi ambientali proposti dal Centro di Educazione Ambientale del VII Municipio al ‘mercato senza mercanti’ di prodotti biologici venduti direttametne dai produttori; dalle musiche etno-world e jazz rigorosamente italiane proposte da Alfamusic, alle passeggiate nel Parco alla scoperta dei 12 alberi mitici di Roma, dalle iniziative delle associazioni del territorio, ai progetti di solidarietà come quello dei Bambini del Deserto. E ancora concerti e spettacoli teatrali nei pomeriggi, punti di informazione, proiezioni, presentazioni di libri, incontri e per ascoltare quello che la città e, in particolare, il quartiere racconta, chiede, sogna.
Informazioni.
Infotel: tel. 06 7811545, 06 77071899 e 3683258777
email argillateatri@gmail.com Sent to kay@kaymccarthy.it
The Way to the Indies Via della Caffarelletta, 33 Roma 00179 Italy