Ancora sulla “laicità dello spirito”

Sento l’opportunità di chiarire quanto da me espresso in merito alla spiritualità laica.

Tanto per cominciare debbo dire che “spirito” per me significa ” sintesi fra intelligenza e coscienza” inoltre confermo di non essere “credente” in alcuna forma, quel che affermo è sulla base della mia diretta esperienza di esistere e di averne coscienza. Non è necessario che alcuno me ne dia conferma e ciò vale -ovviamente- per tutti. Non serve “credere” per dire “io sono”, lo sappiamo senza ombra di dubbio da noi stessi. Mentre per sentenziare l’assunzione di una fede o la mancanza di una fede non possiamo fare a meno di usare il termine “credo” oppure “non credo”. Se ne deduce che l’essere ed esserne contemporaneamente coscienti è naturale ed inequivocabilmente vero, mentre sostenere qualcosa che ha il suo fondamento nel pensiero, cioè nella speculazione mentale è solo un processo, un concettualizzare.

Non voglio fare il difficile ma è ovvio che nessuno dirà mai “credo di esistere e di essere consapevole” mentre per qualsiasi altra affermazione (o forma pensiero astratta o concreta) dovrà sempre usare il termine “credo nella religione o credo nell’ateismo” od in qualsiasi altra cosa a cui si presta fede…..

“Io sono” è quindi la verità pura e semplice ed è qui vano spiegare le possibili ragioni di tale “essere” giacché questo procedimento esplicativo (o interpretazione) rientra solo nella speculazione ed è quindi opinabile.

Affermare che la coscienza è il risultato della scintilla divina o il percorso casuale della materia che si trasforma in vita lasciamolo dire ai sofisti. Mentre “Io sono” è l’unico fatto incontrovertibile che non abbisogna di prova o discussione alcuna. Ed è su questa base che voglio restare. Non ha senso quindi mettersi a discutere sui “modi”…..o sulle “ipotesi”. Dico ciò per tacitare ed evitare qualsiasi contrapposizione sulla realtà del fatto contingente da me espresso (e tutti a mente serena possono esserne consapevoli). Questa è laicità dello spirito.

Lasciamo i discorsi sul sesso degli angeli, sulla sussistenza -o meno- dell’altissimo a chi ha voglia di “credere” nelle favole e con questo ringrazio i lettori avveduti della pazienza… e di pazienza c’è bisogno per una condivisione di sentimenti e di esperienza, in cui nessuno possa dire che qualche conoscenza è stata sollecita o trasmessa. “Spiritualità laica” è un semplice e banale “riconoscimento” dello stato naturale di ognuno di noi……..

Paolo D’Arpini

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.