Sistemi riproduttivi e sessualità tra natura e cultura.

Comunicati Stampa ilaria 7 maggio 2008

Sabato 14 e domenica 15 giugno 2008  

In questo periodo di giugno il grano è in spiga. La maturazione giunge al suo culmine e con il solstizio d’estate viene il tempo della mietitura. Questo momento dell’anno è sempre stato considerato sacrale nell’antica civiltà falisca (che vide la sua culla nella valle del Treja)  infatti in questo periodo si riporta di cerimonie e feste relative alla fertilità.

Osservando ciò che avviene in natura e fra gli animali e osservando le pulsioni naturali dell’uomo non possiamo far a meno di trovare similitudini comportamentali, soprattutto nella sfera riproduttiva e sessuale. Infatti la sessualità nell’uomo è un potente motore che ci spinge verso una specifica direzione…. Non sempre però questa direzione è rivolta all’ambito riproduttivo,  la sessualità è anche cultura.  Cercando di trovare una sintesi fra ciò che è spontaneo e naturale e ciò che fa parte delle aspettative o  consuetudini sociali andremo alla scoperta di una “sessualità ecologica” nella quale tutti riconoscerci.

In questo momento in cui il sesso è vissuto e pensato come modo d’interscambio sociale ed economico assaporiamo solo  un arido amore funzionale. Al contrario nella corresponsione indifferenziata (o ecologica) si riporta l’uomo alla sua pienezza, lontano dall’inquinamento dell’uso. Infatti far sesso è molto facile, molto meno conservare il cuore integro assieme alla consapevolezza della appartenenza all’unità.

Paolo D’Arpini

Programma:

Sabato 14 giugno 2008. 

Palazzo Baronale di Calcata

h. 16.00 – Tavola rotonda “Sistemi riproduttivi e sessualità fra natura e cultura” Partecipano psicologi, biologi, esperti in sessuologia,  fra cui: Peter Boom,  filosofo della pansessualità, Ciro Aurigemma, psicologo della coppia   ed altri.

Domenica 15 giugno 2008.

Circolo Vegetariano VV.TT.

h. 10.30 – Passeggiata nel parco del Treja per riconoscere i messaggi sessuali della natura.

h. 16.30 – Al Palazzo Baronale di Calcata, presentazione di libri e riviste in sintonia e  giro di condivisione sull’esperienze vissute e conclusioni.

h. 18.30 – Rinfresco vegetariano, ognuno porta qualcosa.

Info:  Tel. 0761-587200

circolo.vegetariano@libero.it

La manifestazione si tiene in collaborazione con  Associazione Calcata e con il patrocinio del Comune di Calcata. Si ringrazia il Parco Valle del Treja per l’ospitalità. 

4 Commenti a “Sistemi riproduttivi e sessualità tra natura e cultura.”

  1. Laura Lucibello scrive:

    L’Associazione per la promozione delle Arti in Italia (A.P.A.I.) in collaborazione con il Circolo Vegetariano VV.TT. e l’Associazione Centro Storico di Calcata, promuove, presso il Palazzo Baronale di Calcata, in concomitanza con “Sistemi riproduttivi e sessualità tra natura e cultura” Calcata, Palazzo Baronale, 14/15 giugno 2008
    organizza una esposizione di opere artistiche in sintonia.
    Espongono oltre a Angela Marrone e Sofia Minkova, artiste di Calcata :
    Francesco Acca, Antonio Bangrazi, Eleonora Bucci, Giovanni Ciaffi, Felice Cibba, Anna Lisa Canella, Emiliano Fiacchi, Giovanni Fonseca, Laura Lucibello, Michela Mezzomo Stucchi, Carlo Monopoli, Sophie Rose, Rosella Saffiotti, Carla Salvucci, Viviana Sardella, Egidio Scardamaglia, Studio L’Acanto di Bruno Bortolotto e Mariaclara Mayer, Carmelo Viglianisi, ed altri.

    Nel corso della manifestazione verrà anche presentato il progetto “Il gioco infinito della vita” che APAI sta organizzando in collaborazione con il Circolo Vegetariano di Calcata.
    Nell’ambito del progetto verranno presentate in anteprima le seguenti iniziative :
    - il giorno 14 giugno pomeriggio lezione di yoga per adulti (solo introduzione),
    - il 15 giugno alle ore 16,30 yoga in english, con traduzione, per bambini (lezione teorica e pratica – portare tappetino o asciugamano da spiaggia). Le lezioni saranno tenute da Maria Luisa Ubaldi e Alexandra Bunea .

    Informazioni:
    A.P.A.I.
    e-mail: info.apai@virgilio.it – 333 5994451

  2. Peter Boom scrive:

    Testo pubblicato dalla Federazione Europea di Sessuologia in occasione del congresso svoltosi all’Hotel Hilton (aprile 2008).

    La Filosofia della Pansessualita’ (traduzione)
    di Peter Boom

    La Teoria della Pansessualità (comprendente tutte le tendenze sessuali dell’uomo, siano esse occasionali o permanenti) è basata sull’osservazione dei fenomeni naturali ed è un argomento di ricerca riconosciuto dalla sessuologia mondiale.
    La Teoria si propone di far superare i correnti “pregiudizi” spesso causa di disordine, emarginazione ed esclusione nella società contemporanea.
    Chiunque può esser nato con specifiche tendenze sessuali o può svilupparle successivamente e, se non dannose socialmente, non dovrebbe reprimerle.
    La nostra sessualità, come i nostri sentimenti, può risvegliarsi in una scala di intensità e modi verso persone di qualsiasi sesso, età ed aspetto, vive, morte o immaginarie, verso animali, cose e verso noi stessi.
    Laddove il sesso viene considerato “peccaminoso” possono crearsi conflitti interni, esterni e fobie.
    Considerato che tutti gli stimoli vengono dalla natura, ed essendo noi parte di essa, non siamo in grado di eluderli. Se una certa tendenza sessuale emerge, sicuramente le risultanti necessità e risposte sono anch’esse naturali e parte di un processo subconscio.
    La storia e l’antropologia raccontano l’infinita variabilità del comportamento sessuale: la libertà di vivere il pansessualismo può certamente sciogliere alcune nevrosi, inutili sensi di colpa e di vergogna. Sarebbe sufficiente accettare la nostra ed altrui sessualità con maggiore apertura mentale per placare l’ansia causata dal credere di aver commesso un “peccato”.
    In effetti la Teoria della Pansessualità aiuta a comprendere le numerose vie sessuali presenti o latenti in noi per accettarle e viverle con intelligenza, responsabilità e gioiosa naturalezza.
    http://digilander.libero.it/pansexuality

    THE PHILOSOPHY OF PANSEXUALITY
    Peter Boom
    The Theory of Pansexuality (including all modes of sexuality existing in humans prevailing permanently or occasionally), originated from the observation of the natural world and is a term internationally recognised by sexologists. The theory aims to challenge existing prejudices which can cause discrimination, marginalisation and serious disorders within society. People may be born with or may develop specific sexual tendencies which, if not socially damaging, should not be repressed.
    Our sexuality, like our feelings, can be directed in varying amounts and manners towards people of all sexual persuasions, ages, appearances, towards animals, inanimate objects or ourselves; even towards the living, dead and the imaginary. Where sex is considered sinful it may create internal conflict and sexual phobias. As all tendencies emerge from nature we cannot therefore avoid being a part of it. If a sexual tendency manifests itself then surely the resulting urges and responses are a natural and subconscious process. History and anthropology inform us there are many ways to exist sexually and the rich spontaneous choices emerging from such pansexuality could eradicate many neuroses. Pointless guilt complexes or shame responses would disappear with an increased open mindedness. Furthermore, eradicating the anxiety of having committed a sin would make life more bearable and comfortable.
    In conclusion, the theory of pansexuality assists us in comprehending the many sexual possibilities existing within us, to accept and live with them whilst employing intelligence, responsibility and a natural joy.
    Published by the European Federation of Sexology (Congress – Rome, April 13 – 17, 2008)

  3. Laura Lucibello scrive:

    Maria Luisa Ubaldi ci introduce allo yoga come verrà sviluppato nell’ambito dei due incontri del 14 e 15 giugno, con questa breve nota.

    “Lo Yoga è un’arte millenaria che aiuta a risvegliare e dirigere il potenziale di energia che abbiamo nel nostro corpo. Questa energia fluisce in noi lungo migliaia di canali e si concentra nei più importanti centri energetici che sono i 7 chakra. Ogni chakra è collegato con un elemento:
    · il primo chakra con l’elemento TERRA, che rappresenta la sopravvivenza;
    · il secondo chakra con l’elemento ACQUA che rappresenta il piacere, la sessualità,
    le emozioni e la cratività;
    · il terzo chakra con l’elemento FUOCO (la forza attiva e l’autoaffermazione)
    · il quarto chakra con l’elento ARIA (il respiro, i polmoni, il cuore e la capacità di
    amare)
    · il quinto chakra con l’elemento ETERE (la comunicazione)
    · il sesto chakra ed il settimo chakra rappresentano l’intuizione e l’elevazione
    spirituale

    Parleremo in particolare del secondo chakra e delle tematiche legate al mancato contatto con le proprie emozioni, di come si può recuperare questa parte del nostro io e di come si può raffinare la propria energia e scoprire la propria creatività.”

  4. ciro scrive:

    Il condizionamento in psicologia comportamentale e’ considerato una associazione tra uno stimolo neutro e uno piacevole o spiacevole, ripetuti, con una risposta, in seguito, anche di fronte allo stimolo neutro.
    Ad es. associazione ‘Scuola’ – ‘paura del giudizio’,
    poi ansia anche se si entra in una istituzione simile, come universita’, ministeri, ecc.
    Infatti piu’ un pensiero o una abitudine si ripetono, piu’ si rinforzano nel cervello e piu’ tempo e sforzo ci vuole per cambiare schemi diventati automatici e ripetitivi. Per gli anziani, che hanno rinforzato gli schemi avuti da giovani, e’ molto piu’ difficile cambiarli. Per questo tutti dovremmo avere pazienza con noi stessi e con gli altri, poiche’ anche con la ‘volonta’ non si puo’ fisiologicamente cambiare a piacimento da un giorno o da un mese all’altro, ma solo gradualmente e con costanza nel tempo.
    Ad es. smettere di fumare o bere da un giorno all’ altro o diete drastiche, provocano all’organismo una forte pressione che puo’ sfociare in altri vizi o problemi in seguito, a volte cosi’ forti da non riuscire a controllarli (es. mangiare molto, uso di farmaci, malattie, ansie, ecc.) o anche frustrazione e bisogno di parlare male o rabbia verso chi si concede cose che la persona si e’ proibita con violenza ( si tratta quindi di una repressione ).
    Se si sono formati i condizionamenti nell’infanzia, solo in seguito, quando cresciamo, possiamo, spesso con grande sforzo, decidere di combattere le cattive abitudini che riconosciamo negative per noi e per gli altri, ma solo con ripetuto impegno, con contro-programmi positivi o alternativi e a piccoli passi.
    Riguardo alla sessualità va detto che esistono diversi livelli: quello iniziale, si è visto con la psicologia cognitivo-comportamentale e gli studi sul cervello, è influenzato ancora una volta dal condizionamento, cioe’ ciò che viene sperimentato come piacere le prime volte nella vita sessuale si tende inconsapevolmente a ricercarlo successivamente ogni volta di nuovo, specie nei momenti di disagio e frustrazione. Se poi si struttura il rinforzo di tale condizionamento se viene tolto provoca rabbia o depressione. Un livello piu’ evoluto, che in genere si sviluppa con la maturazione e spesso dopo delusioni e sofferenze che mettono in crisi la ricerca ripetitiva del piacere o di certi schemi di comportamento, puo’ svilupparsi in rapporti di coppia successivi ai primi, basati su motivazioni piu’ ampie della sola sessualità. In questi casi la comunicazione e’ migliore. Infatti tanto piu’ forti sono le differenze genetiche, ambientali, caratteriali tanto piu’ è forte l’ attrazione, ma anche la gelosia e quindi la litigiosita,’ vendicativita,’ ecc. Invece se si è piu’ simili l’attrazione fisica è minore, ma se ci sono motivazioni e interessi in comune c’è piu’ comunicazione e minore spinta istintiva all’aggressivita’ incontrollata. Cio’ puo’ spiegare il perché di molte attuali crisi di coppia che erano nate sulla spinta dell’attrazione, passione e innamoramento e che l’intolleranza e la litigiosita’ fa naufragare cosi’ spesso dopo 3 anni circa. I rapporti di coppia o matrimoni successivi al primo possono essere o la ripetizione dello stesso schema, laddove si crede che cambiando partner tutto cambierà e poi si nota che spesso così non è, oppure essere su un livello superiore, dopo aver imparato qualcosa su di sè e sui rapporti in base all’esperienza e sofferenza precedente.

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