SPIRITUALITA’ LAICA – Breve commento dopo il forum di Calcata – Manziana

Diversi amici che sono intervenuti al Forum si interrogavano su quel che
avremmo detto o fatto durante l’incontro, giacchè molti pensano che
trattando un argomento “spirituale” avremmo dovuto “parlare” in termini di
“spiritualità”.
Il fatto è che la spiritualità non può essere scissa dalla materia, sono
espressione l’una dell’altra.  Il naturale afflato che si manifesta di
fronte alla meraviglia di sè e del mondo. Quindi non c’erano -durante il
Forum- argomenti specifici da trattare, si è parlato del più e del meno, dei
propri problemi quotidiani, di come squotersi di dosso l’indifferenza, di
come riconoscerci nell’altro, nell’ambiente, nella vita di tutti i giorni,
di come amarci senza aspettare di essere riamati. Insomma spiritualità laica
è solo umanità ed accettazione, è sapere che “quello spirito”  che anima la
nostra forma è lo stesso  che anima il resto del mondo.  Quindi a che serve
convincerci l’un l’altro della giustezza di qualche pensiero, di qualche
indirizzo di vita?
Per la vostra esilarazione potrei raccontarvi come  nacque questo filone
della “Spiritualità Laica”. Ricordo che eravamo in un’assemblea di vari
cercatori spirituali,  molti molti anni fa,  e cercavamo un modo di
esprimere la sensazione, l’idea, di sincretismo e spiritualità naturale
dell’uomo, unificando in una parola od in un motto l’immagine evocata, ad un
certo punto Antonello Palieri  commentò: “insomma sarebbe come parlare di
una  spiritualità laica…”. Quella fu un’ottima intuizione, fummo tutti
d’accordo.   Sì proprio così, avvenne che  da quella battuta estemporanea,
utile a chiarire l’immagine di un  approccio “libero” alla spiritualità
dell’uomo (ricordo anche l’altro nome “Spirito senza Frontiere” ma
“Spiritualità Laica” è meglio) nacque una nuova onda…  da quell’intuizione
ironica per descrivere il moto spontaneo “individuale” verso lo Spirito e
nello Spirito e dello Spirito.  Spiritualità Laica dunque.  E qui inserisco
un mottetto sul personaggio Paolo D’Arpini, che si atteggia a spiritualista
laico.

Ho un cavallo per veicolo
sempre pronto
ad abbandonare armi e bagagli,
una capra, baldanzosa scudiera,
che piange e ride  e
un io-scimmia cavaliere, alquanto saggio,
con una spada di latta
che va bene solo per le sculacciate,
tanto è poco marziale…….

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