19.04.08 Forum per la Spiritualità Laica – Evento Congiunto: Calcata e Manziana

Perchè  Manziana? Non chiedete agli abitanti di Manziana perché il loro luogo possieda questo nome.

Vi risponderanno che la causa sta nell’allevamento dei manzi e dei cavalli, millenaria attività di questa terra e ancora fiorente ai giorni nostri.  Manzi e Manziana si sposano così bene foneticamente tra loro che davvero l’uno potrebbe essere l’origine dell’altro. Ma io preferisco le strade impervie, quelle che le parole percorrono partendo dalle notti lontane dalle quali provengono. Qui camminarono gli Etruschi portando i suoni della loro lingua greca, e leggendo i questi luoghi i simboli dell’Arcadia Mediterranea.

Là dove la Terra mantiene aperta la via del suo abisso, dove ribolle l’acqua sulfurea del suo ventre… là si colloca l’ingresso al mondo dei morti.

I Campi Flegrei, il lago dell’Averno… e la caldara di Manziana hanno in comune la stessa identità: e cioè di essere luoghi di accesso a tutto ciò che è inconoscibile.

Qui venivano eretti santuari protetti dal dio Mantus e i suoi sacerdoti, i manzuotes(dal manto con cui si incappucciavano), avevano poteri profetici: possedevano l’arte della manzia. Presso i latini diventeranno gli Auguri.

Mantus, manzia e manzuotes… derivano dal verbo greco manzano: imparo, osservo, studio, mi informo, interrogo, domando, comprendo, scorgo, ricerco, esploro, vedo, pre-vedo, profetizzo. E’ il verbo della conoscenza riassunta da un unico vocabolo in tutte le sue molteplici sfumature. È il verbo di chi impara a memoria le tabelline, ma è anche il verbo del filosofo del matematico dello scienziato, di chi cerca il sapere ma anche la sapienza, di chi vuole sfidare il limite del mistero e attingere dentro la notte dei tempi la luce della profezia.

Abito in questo luogo da cinque anni e non so ancora dire se io l’ho scelto o se sia stato lui a scegliere me. Allevata dalle nebbie padane ho ravvisato nel suo nome una generosa promessa di luce. La promessa è stata onorata e mantenuta. E’ un luogo della sacralità pagana, quando tutto era abitato dagli dei e la spiritualità la si poteva scorgere e alimentarsene… nel leccio e nello zolfo. La foresta che abbraccia la caldara nasconde nelle sue ombre le antiche processioni degli Aruspici, i loro fuochi e i loro riti. Per chi non le vuol vedere, la foresta si limiterà ad emanare la serena bellezza che avvicina agli Dei.

Vi invito a condividere l’eco profonda di questi luoghi che risuona da antiche lontananze  e che incontra l’oggi, e i viventi dell’oggi, là dove da sempre la materia si assottiglia: nel punto morto del mondo, sulla soglia che apre alle domande sull’anello che non tiene.

Là dove, se si vuole, si può scorgere l’ombra di una qualche disturbata divinità.

Maria Castronovo

spirali

 

Andavano al buio, nella deserta notte, attraverso le ombre,
attraverso le vuote case di Dite e i regni muti,
e il cammino era incerto nel bosco sotto pallida luna,
quando Giove il cielo raccoglie in un nero velo
e la notte tetra al mondo cancella il colore.

Eneide, Libro Sesto

spirali

 

L’appuntamento congiunto di Calcata e Manziana è fissato per:

Sabato 19 aprile 2008

h. 11.00 – Pic nic vegetariano a Calcata e partenza per Manziana

h. 14.00 – Arrivo nel bosco sacro di Manziana e visita guidata

h. 16.00 – Assemblea nella Sala dell’Università Agraria di Manziana (nella piazza principale, vicino alla chiesa).
Presenziano i rappresentanti delle Istituzioni locali. Interventi a circolo intercalati da poesie e canti ecologisti.

h. 19.00 – Rinfresco vegetariano, ognuno porta qualcosa

ATTENZIONE: Manziana è raggiungibile facilmente a mezzo ferrovia regionale sia da Viterbo che da Roma.

Infoline: Tel. 0761-587200

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