Awe. Spirituality of a Layman – Riflessioni sulla Spiritualità Laica
Awe. Spirituality of a layman
I’m reflecting on the meaning I give to “Lay Spirituality”, in fact from the viewpoint of etymology and glottology this definition has not got much to do with the old image of “awe”, but its closer to the modern description of free-spirituality.
Once upon a time, before religions and philosophy, this natural longing for Self was simply “natural”. An urge of the inner spirit of man. This clinging to the source is just a spontaneous response in our conscience. Nowadays if we see the same process in this hard materialistic society we have to use a different definition for this “urge”. Our society has different ways of describing spirituality -mostly in the religious field- and to give a more appropriate meaning for modern times I suggest to call it : “Lay-Spirituality” – A form of spiritual research as a free expression of ourselves.
Riflessione sulla Spiritualità Laica.
Sto riflettendo sul significato che do al termine Spiritualità Laica. In effetti dal punto di vista etimologico e glottologico questa espressione non ha molta attinenza con la “meraviglia di sè” la scoperta dell’autoconoscenza che è alla base di ogni spiritualità.
Prima delle religioni e delle filosofie l’uomo ha percepito l’anelito spontaneo della coscienza a scoprire la sua origine. Questa stessa ricerca immessa nel quotidiano dei nostri giorni può essere meglio definita (vivendo in un mondo fortemente ideologizzato) “Spiritualità Laica”. Accolgo questo termine come un aggiustamento linguistico per descrivere la ricerca spirituale in termini di libera espressione individuale. Le filosofie son gabbie schematiche e l’anelito verso l’autoconoscenza non ha bisogno di alcun concetto od ideologia. Anzi direi che il fine della Spiritualità Laica è quello di liberare l’uomo da tali ideologie.
Paolo D’Arpini