Lo sviluppo della consapevolezza e il rispetto della vita degli animali e della natura.
Articolo per “l’Idea vegetariana” – rivista dell’Associazione vegetariana italiana. (A.V.I.)
Per il 50° anniversario – n. 139 sett.- ott. 2002
www.vegetariani.it
Sta crescendo nel mondo la consapevolezza che gli animali sono esseri viventi che sentono gioia e dolore e soffrono come noi e che quindi la loro vita va rispettata come quella degli uomini.
I diritti degli animali sono tra l’altro diventati argomento di riflessione dei filosofi anglo-americani (Tom Regan, Peter Singer del movimento Animal Liberation) e in loro nome sono sorte sempre più organizzazioni e associazioni attivamente impegnate in loro difesa (vedi i links su internet ai siti: www.antivivisezione.it e www.vegetariani.it )
Anche un economista come Jeremy Rifkin è giunto a simili conclusioni partendo da punti di vista diversi e avvertendo tutti della necessità di cambiare rotta per il bene del pianeta e di noi stessi.
Pietro Croce, medico, che lavorò in USA e poi primario al “Sacco” di Milano per trent’anni nonché docente universitario è passato dalla vivisezione per scopi scientifici all’antivivisezionismo per motivi scientifici che ha portato avanti con coerenza nel comitato scientifico antivivisezionista (C.S.A.) a cui pure appartengo.
Aldo Capitini, detto il Gandhi italiano per aver diffuso tra noi il credo non-violento e docente di filosofia morale fondò la Società italiana vegetariana 50 anni fa divenuta oggi l’A.V.I. e il Movimento non-violento per la pace.
Gli animali soffrono! Gli uomini non si fanno scrupolo per interessi economici e per il loro prestigio di ucciderli con la vivisezione e farli uccidere per mangiare la loro carne credendo di acquisire salute, piacere, forza e creando invece le basi per la “morte spirituale” e per malattie oggi diffuse nonostante il progresso scientifico come dichiarato anche dall’ex Ministro della Sanità Veronesi, oncologo di fama mondiale, vegetariano, che considera la carne concausa del cancro e la frutta e la verdura come un grosso aiuto per difenderci da esso. La Chiesa ha ammesso che gli animali vanno rispettati, ma pur considerando importante il digiuno e il controllo alimentare non arriva a dire di non mangiare carne a motivo del suo sviluppo storico e forse per non essere impopolare, dato che piace a molti suoi seguaci e a molti prelati ecclesiastici (alcuni divenuti fortemente obesi nel tentativo di seguire Cristo?!…) Non possiamo tacere la verità: gli animali soffrono moltissimo nel mondo sia quando vengono macellati agonizzando, sia con la vivisezione, sia quando vengono allevati e trasportati in luoghi angusti o privati della libertà e questo va spiegato a tutti con informazione adeguata, filmati, e insegnato ai bambini che troppo spesso vedono gli animali solo in tv, in polleria, in fotografia e che invece dovrebbero conoscerli da vicino per poterli amare e rispettare fin da piccoli. Gli animalisti stessi che amano gli animali non sempre rinunciano a mangiarli: per amore?!…
Non sarebbe comunque sufficiente farlo solo per paura del cancro, della mucca pazza o per ragionamenti razionali o per “coerenza” morale, ma solo la per la presa di coscienza della sofferenza che mangiamo o di cui “usufruiamo” con i farmaci che usiamo e che assorbiamo questa sofferenza anche noi poiché tutto è energia e l’energia della carne morta non giova al nostro organismo vivente e alla nostra anima.
La sofferenza data agli animali è o sarà poi la sofferenza che l’uomo subirà su di sé quale conseguenza e questo forse potrà portare molti a cambiare abitudini gradualmente e a rispettare la vita degli animali che hanno il solo scopo di dare gioia e amore all’uomo e di cooperare nella vita del pianeta e nell’ecosistema di cui siamo parte. Ma anche gli animali mangiano altri animali? potrebbe obiettare lo scettico, e allora? Qual’è la causa? E veramente così che l’uomo ha appreso questo da madre natura o gli animali lo appresero dall’uomo che divenne cacciatore in epoche remote dopo aver perso l’originaria consapevolezza dell’unità di tutte le forme di vita?
Dio nella Bibbia nella Genesi dà semi e piante da mangiare all’uomo e ora l’uomo trova molte giustificazioni razionali per trattenere vecchie tradizioni e continuare a uccidere gli animali per mangiarne la carne come in passato venivano sacrificati a Dio! Ma era ed è contento di questo Dio?
“Misericordia voglio e non sacrifici!” Forse risponderebbe, come già disse!
E a Pasqua? E’ giusto continuare a festeggiare Cristo mangiando l’agnello? Ma Lui non disse: “Ciò che fate al più piccolo dei miei lo avete fatto a Me?” E non disse: “Ciò che seminate lo raccoglierete?” e “non uccidere!”?
Varranno allora per l’uomo le parole del Capo indiano Seattle che disse che forse quando l’uomo bianco avrà distrutto l’ultimo albero e inquinato l’ultimo fiume capirà che non potrà mangiare i suoi dollari?
Proprio come re Mida? “Chi ha orecchi sensibili per intendere , intenda!”…
Come psicologo vorrei concludere con una citazione di C.G. Jung psicanalista svizzero e professore “Negli istituti di fisiologia dove si indebolisce volutamente la capacità di giudizio morale degli studenti attraverso sperimentazioni barbare e nocive e torture di animali contrarie a qualsiasi senso di umanità di dovrebbe invece insegnare che nessuna verità va cercata con mezzi immorali”. Oggi in Italia le battaglie di molti uomini coraggiosi hanno portato alla possibilità di fare obiezione di coscienza alla vivisezione per gli studenti e alla ricerca di metodi di ricerca alternativi, ma anche validi scientificamente.
dr. Ciro Aurigemma psicologo,
membro del comitato medico-scientifico dell’ A.V.I.