Solstizio invernale
Dal 22 Dicembre 2007 al 20 Gennaio 2008
Il momento.
Questo è il momento in cui la forza luminosa riprende a crescere. Non a caso la nascita di Gesù viene posta in corrispondenza del solstizio invernale, simbolo della vittoria sulle tenebre. Sì, Gesù vien fatto nascere Capricorno. Dopo la lunga notte finalmente la luce torna a crescere. Attenzione però questa simbologia è applicabile solo nell’emisfero settentrionale e non in quello meridionale in cui i valori sono invertiti. Tutto è ciclico ed allo stesso tempo relativo. Comunque – per noi – questo è il tempo di controllare la rotta, sia per mezzo di autoanalisi sia attraverso un confronto con gli altri, per verificare ciò che si è rivelato efficace e rispondente alla nostra crescita. Infatti nelle “ore maestre” dei solstizi e degli equinozi -e questo vale, con sfumature diverse, anche per pleniluni e lune nere- siamo più inclini all’introspezione ed alla lucidità di giudizio, siamo “in bilico”…
Questi, che seguono il solstizio invernale, sono giorni di forza ascendente.
Muoversi con la luna.
In luna calante si possono estirpare le erbe indesiderate. Favorevole il trapianto e semina di radici commestibili e verdure invernali nonché la messa in posa di letamai e buche per il compost. Dal punto di vista psicologico la luna crescente è adatta a rimettere ordine nei nostri pensieri e nelle priorità.
La cura del mese.
Insonnia. Preparare un infuso di camomilla, tiglio o fiori d’arancio e berla nel tardo pomeriggio (non immediatamente prima di coricarsi), comunque la cura migliore sono le coccole e le carezze dormendo con chi ci ama.
Consiglio di vita.
Ricordiamoci che il modo migliore per affrontare l’inverno è quello di esserci preparati già durante l’estate (se non abbiamo dissipata la nostra energia sapremo rispondere con letizia al rigore). Di conseguenza non dobbiamo strafare nemmeno ora, con eccessi alimentari od altro, se vogliamo essere pronti per l’estate.
Questo è un momento che favorisce la concentrazione e l’approfondimento.
Pensiero edificante.
“Ciò che ci piace è bello, ciò che non ci piace è brutto; ma il brutto nel giro delle cose tornerà ad essere bello , e il bello ad essere brutto; perciò si può dire che una sola anima penetra l’universo. Per questo il saggio venera l’unità”.
(Chuang Tze)
9 dicembre 2007 alle 00:17
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